Verbali Cts sul Coronavirus. Il 3 marzo: "Zona rossa anche a Nembro e Alzano"

I documenti pubblicati sul sito della Protezione civile. Sono 95: quelli dal 7 febbraio al 20 luglio

Coronavirus (Ansa)

Coronavirus (Ansa)

Roma, 4 settembre 2020 - Pubblicati sul sito della Protezione Civile i primi verbali del Comitato tecnico scientifico sull'emergenza Coronavirus. Sono 95 i documenti delle riunioni. Si parte dalla prima, datata 7 febbraio e si arriva a quella del 20 luglio. I verbali, spiega il Dipartimento, "saranno resi disponibili dopo 45 giorni dalla data di svolgimento delle riunioni cui fanno riferimento, conciliando così l'autonomia di valutazione dei tecnici del Comitato con la corretta esigenza di trasparenza". Nei documenti, viene spiegato, "sono state oscurate le generalità e gli altri dati identificativi dei soggetti privati, anche societari, e dei prodotti sanitari di questi ultimi, allo scopo di contemperare le esigenze di trasparenza con quelle di riservatezza dei terzi". Sono stati, inoltre, omessi gli allegati e i documenti sottoposti alle valutazioni del Cts.

"Nel tardo pomeriggio sono giunti all'Iss (Istituto superiore di sanità, ndr) i dati relativi ai comuni di Alzano Lombardo e Nembro (...) che sono poi esaminati dal Cts. Al proposito è stato sentito per via telefonica l'assessore Gallera e il dg (direttore generale, ndr) Caiazzo della Regione Lombardia, che confermano i dati relativi all'aumento nella regione e, in particolare, nei due comuni menzionati". È quanto si legge nel verbale del 3 marzo scorso. "Il Comitato propone di adottare le opportune misure restrittive già adottate nei Comuni della zona rossa anche in questi due comuni - prosegue il testo -, al fine di limitare la diffusione dell'infezione nelle aree contigue".

Nella riunione dello scorso 26 febbraio però il Comitato tecnico scientifico non riteneva ci fossero le condizioni per l'estensione delle restrizioni al movimento delle persone a nuove aree oltre ai 10 Comuni indicati come zona rossa dal Dpcm del 23 febbraio.

Approfondisci:

Bollettino Coronavirus Italia. Dati e tabella Covid di oggi, 4 settembre

Bollettino Coronavirus Italia. Dati e tabella Covid di oggi, 4 settembre

4 marzo, i dubbi sulla chiusura delle scuole

Richiesto di un parere dal ministro della Salute sull'opportunità di "chiudere le scuole di ogni ordine e grado sull'intero territorio nazionale", il Cts il 4 marzo mette a verbale che "le scelte di chiusura dovrebbero essere proporzionali alla diffusione dell'infezione virale" e che "non esistono attualmente dati che indirizzino inconfutabilmente sull'utilità di chiusura delle scuole indipendentemente dalla situazione epidemiologica locale. Alcuni modelli predittivi indicano che la chiusura delle scuole potrebbe garantire una limitata riduzione nella diffusione dell'infezione virale. Vi è consenso tra gli addetti ai lavori che un'eventuale chiusura delle scuole è stimata essere efficace solo se di durata prolungata". "Queste considerazioni tecniche - si precisa - sono solo una parte delle valutazioni rispetto alle quali formulare le scelte decisionali sull'argomento". Il 5 marzo, il giorno dopo, il verbale riporta che "il Cts ribadisce che il testo elaborato nella giornata di ieri, in riferimento alla sospensione delle attività didattiche, non è in alcun modo in disaccordo con la decisione di sospensione presa dal Consiglio dei ministri".

"Norma a salvaguardia o dimissioni"

"Il Cts rinnova con fermezza la necessità di una norma di salvaguardia che tuteli l'operato dei membri del Cts rappresentando che, in mancanza di essa, il Cts rassegnerà in maniera unitaria il proprio mandato al sig. ministro della Salute ed al Capo del dipartimento della Protezione Civile". Così il comitato tecnico scientifico nel verbale numero 28 del 15 marzo 2020 in pieno lockdown. "Nello specifico - scrive il Cts nel verbale - si richiede un immediato riscontro di attivazione nel merito e la formalizzazione del provvedimento"