Vento da Milano a Torino: il Favonio fa paura. "Ecco perché raffiche così forti"

Il meteorologo: "Domani si avrà un miglioramento". Ma per la pioggia al nord si dovrà aspettare ancora

Roma,  7 febbraio 2022 - Vento da paura.  Raffiche a 220 km orari nel parco del Gran Paradiso, danni alla stazione centrale di Milano e al Castello Sforzesco, due feriti gravi in provincia, centinaia gli interventi dei vigili del fuoco. Un capannone crollato nel Torinese, auto danneggiate, strade bloccate dalla caduta degli alberi. Coldiretti ha già fatto i conti, le tempeste di vento sono aumentate di quasi il 30% nell'ultimo anno. E con quelle sale il conto dei danni. Nelle stime dell'associazione, sarebbero almeno 54mila le emergenze per alberi pericolosi nelle città.

Momenti di paura anche per Federica Panicucci. "Sono viva per miracolo", ha scritto su Instagram, a corredo delle parole due foto e una didascalia. "Questo è il tetto di vetro della mia auto dopo che una tegola è volata giù da un tetto e mi ha colpito in pieno".

Vento forte, raffiche fino a 180 km/h in Piemonte. Allerta meteo in diverse regioni Tempesta di vento, raffiche da paura fino a 220 chilometri all’ora. Edoardo Ferrara di 3b Meteo, cosa sta succedendo? È la coda della tempesta di neve in Usa? “No, sono due cose completamente diverse. Quello che sta succedendo oggi sulle Alpi e nel nord ovest è indotto dal cosiddetto vento di Foehn, parola tedesca che in italiano si traduce con Favonio. Può succedere quando abbiamo perturbazioni che arrivano dal Nord Europa e impattano sull’arco alpino. Quando lo scavalcano, sono accompagnate da questi venti secchi da nord, tanto più forti quanto più alta è la differenza di pressione tra la pianura padana e il versante nord delle Alpi, quindi la Svizzera e l’Austria".

Milano, vento a 90 all'ora: divelto il tetto della Centrale e del Castello, parchi chiusi

Quindi la violenza delle raffiche è causata dalla differenza di pressione?

"Esatto. Le perturbazioni arrivando sulle Alpi le impattano e scaricano tutta la neve sui versanti nord alpini. Il vento scivola verso la Val Padana, si secca e si riscalda, diventa Foehn. Così da noi i cieli  sono sereni e le temperature più alte. Infatti non c’è solo vento forte ma in pianura padana anche oggi superiamo punte di 15-16 gradi. Ben oltre la norma del periodo. Il favonio è un fenomeno tipico del nostro territorio, frequente sulle Alpi e al nord ovest durante la stagione invernale. Oggi è particolarmente forte. La versione adriatica è il vento di garbino". Ma negli anni il Foehn ha aumentato la sua potenza? “Diciamo che negli ultimi due decenni, soprattutto, sono più frequenti gli eventi estremi. In passato abbiamo già avuto raffiche a 150-200 all'ora e danni. Ma sono eventi rari". Cosa ci dobbiamo aspettare? “Venti così forti dureranno per tutto il giorno, domani (martedì 8 febbraio) inizieranno a calare”. Le previsioni meteo sull'Italia, invece? “Nelle prossime ore sono previsti rovesci al centro sud, con neve anche sotto i 700-1.000 metri. Mentre al nord il tempo rimarrà soleggiato, tranne residue nevicate sulle Alpi di confine e venti ancora forti da nord”. 

Allarme siccità, "il livello del Po come a Ferragosto". Cosa sta succedendo Nel frattempo s'invoca la pioggia: il Po è in secca come a Ferragosto. “Per il nord purtroppo non ci sono buone notizie. Nei prossimi giorni, fino a mercoledì, avremo tempo ancora stabile. Seguirà un aumento della nuvolosità con qualche debole pioggia. Almeno fino a metà mese, non si intravedono cambiamenti importanti. Questo a causa dell’insistenza dell’alta pressione tra Francia e Spagna, che blocca l’ingresso alle  perturbazioni atlantiche. Che sono costrette a fare questi giri arzigogolati da nord, portando qualche rovescio al centro sud e i venti forti di Foehn”. Come ci possiamo difendere dal Favonio? “Intanto è bene informarsi sempre sulle previsioni meteo prima di mettersi in viaggio. Vale per tutto, dalla montagna ai viaggi in autostrada”.