Venezia, insulti e pugni alla moglie dell’imam "Aggredita per il velo"

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Insultata e presa a calci e pugni a Marghera (Venezia). Vittima della violenza Sanuara, una 29enne di origini bengalesi, moglie di un imam, ’colpevole’ di aver indossato il niqab, il velo sul viso che lascia scoperti solo gli occhi. Velo che le è stato strappato in segno di spregio e ridotto a brandelli da tre donne che si sono scagliate contro la bengalese che stava camminando per strada. "Mi fanno ancora male la testa e l’orecchio per il pugno. Ma quello è il meno. Il problema è che adesso ho paura a uscire di casa e in famiglia non riesco a parlare di altro", ha dichiarato Sanuara ancora sotto choc dopo l’aggressione. I sanitari le hanno dato cinque giorni di prognosi. La donna ha sporto denuncia. "Quello che fa male – confessa – è che le persone che passavano non siano intervenute". Immediata la reazione della comunità bengalese che ha annunciato proteste. "Portare il velo non è reato – si legge su un volantino–. Anzi, è un diritto costituzionalmente garantito. È ora di smetterla di terrorizzare le donne musulmane che portano il velo".