Venerdì 19 Aprile 2024

Venezia, furto al Palazzo Ducale. Rubati gioielli della mostra 'Tesori dei Maharaja'

Fonti della Questura: "Valore di qualche milione". Le telecamere hanno ripreso i due ladri mentre forzavano una teca. Chiamati esperti da Roma per indagare

Uno dei gioielli della mostra 'Tesori dei Maharaja' (foto dal sito Palazzo Ducale)

Uno dei gioielli della mostra 'Tesori dei Maharaja' (foto dal sito Palazzo Ducale)

Venezia, 3 gennaio 2018 - Colpo grosso questa mattina al Palazzo Ducale di Venezia, dove sono stati rubati  alcuni gioielli della mostra 'Tesori dei Moghul e dei Maharaja' appartenenti alla collezione Al Thani. Anche se il valore doganale dei preziosi trafugati è di circa 30 mila euro, fonti della Questura affermano che il valore reale (determinabile solo dalla proprietà), "potrebbe essere di qualche milione di euro". Il furto dei monili, trafugati da una teca, avrebbe fatto scattare l'allarme intorno alle 10. I visitatori che in quel momento si trovavano nello storico palazzo sono stati bloccati per le indagini. La mostra, partita il 9 settembre, si sarebbe dovuta concludere proprio oggi.

DUE PERSONE IN AZIONE - Secondo le prime informazioni, le telecamere di sorveglianza avrebbero ripreso due persone che forzavano la teca, una ha agito direttamente mentre l'altra la copriva. I ladri si sono impossessati di almeno una spilla in oro e di un paio di orecchini anche se i monili sottratti non sarebbero tra i "pezzi forti" della rassegna. Acclarato che il sistema d'allarme ha funzionato, la sorveglianza tuttavia non è riuscita a intercettare i malviventi, complice il numero delle sale e il fatto che gli autori del furto si siano mescolati alla folla. Il Questore Vito Gagliardi ha sottolineato che è indispensabile "capire cosa non ha funzionato" e perché "è stata aperta una teca come fosse una scatoletta mentre l'allarme, se ha funzionato, è partito con ritardo".

false"FORSE UN SOPRALLUOGO DEI LADRI" - "Probabilmente non è un gesto estemporaneo: pensiamo che ci possa essere stato un sopralluogo. Le teche dovevano essere inaccessibili e proprio per questo dobbiamo capire i punti di debolezza per poter valutato come i ladri abbiano potuto commettere il furto", ha detto il Questore vicario di Venezia, Marco Odorisio. "Ci sono tanti tasselli da mettere in ordine - ha aggiunto - intanto è scatta un'azione ad ampio raggio con l'impiego della squadra mobile e dello Sco di Roma". E conclude: "L'indagine è un classico mosaico, dobbiamo partire dai particolari per poi allargarci e risalire a che ha commesso il furto; è prematuro parlare di autori italiani o stranieri stiamo visionando anche per questo le telecamere". La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti. Per gli investigatori, i gioielli sono molto difficili da smerciare al mercato nero perché troppo conosciuti. L'ipotesi è quindi che ai monili possano essere tolte dai ladri le pietre preziose per essere vendute separatamente.

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I CONTROLLI E I TURISTI - Con la sola eccezione della Sala dello Scrutinio, luogo del furto, il Palazzo Ducale è già stato riaperto al pubblico. Subito dopo l'allarme per il furto, Palazzo Ducale era stato 'blindato' per permettere agli investigatori di controllare quanti erano all'interno, mentre all'esterno si sono formate lunghe code di turisti in attesa di poter entrare.