Mercoledì 24 Aprile 2024

Venezia, stop al cibo da strada per tre anni

Vietate nuove aperture di negozi, l'ha deciso la giunta. L'assessore al Turismo: "In arrivo nuove regole su alberghi e locazioni"

Venezia, dopo i varchi lo stop al cibo da strada (foto Ansa)

Venezia, dopo i varchi lo stop al cibo da strada (foto Ansa)

Venezia, 9 maggio 2018 - Questione di decoro, è convinto il sindaco Luigi Brugnaro. Per tre anni, a Venezia, nella città storica, non si potranno aprire negozi che vendono cibo da strada. L'obiettivo: mettere fine a scampagnate sui sagrati e sulle scalinate dei monumenti. Il filone è quello dei varchi appena sperimentati contro il turismo selvaggio. La giunta ha appena deliberato le nuove regole. Unica eccezione al divieto: le gelaterie.  Obbligo anche per i locali esistenti di tenere pulito il suolo pubblico. Contraria Silvana Tosi, consigliera comunale della Lega. “Con il mio capogruppo avevo già votato contro la proposta di delibera - spiega -. Ogni giorno, andando in Comune, vedo decine di turisti che comprano tranci di pizze e tramezzini al supermercato, ce n’è uno proprio accanto al Municipio. Allora, per risolvere il problema, bisognerebbe vietare di consumare cibo d'asporto e prevedere una multa salata". 

Però l’assessore comunale al Turismo Paola Mar va avanti per la sua strada. Premette: “La proposta di delibera risale a un anno fa, abbiamo portato gli aggiustamenti richiesti dalla Regione e ieri l'abbiamo approvata in giunta. Diventerà esecutiva dopo il prossimo consiglio comunale”. Ma perché proprio tre anni? “Vogliamo vedere quale sarà la ricaduta sulla città. Fa parte del progetto di governance territoriale del turismo a Venezia che abbiamo presentato a luglio 2017. Un pacchetto di misure che prevede anche la sperimentazione dei varchi".