Giovedì 25 Aprile 2024

Velo imposto alla moglie Revocata l’archiviazione

"Il rapporto di coppia è caratterizzato da influenze religiose a cui la donna non può sottrarsi"

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Servono ulteriori indagini ed è necessario ascoltare anche la donna che ha presentato querela. L’indagine, quindi, non sarà archiviata, lo ha deciso la Procura di Perugia. La vicenda è quella che vede un uomo di origine nordafricana accusato dalla moglie di averla costretta a indossare il velo integrale. Comportamento che configurerebbe il reato di maltrattamenti. Reato per il quale era stata chiesta l’archiviazione dal pubblico ministero. In particolare nell’atto il pm sosteneva che "la condotta di costringere a tenere il velo integrale rientra nel quadro culturale, pur non condivisibile in ottica occidentale, dei soggetti interessati".

Un’affermazione che aveva sollevato un vespaio. Il pm sosteneva anche che "il rapporto di coppia viene caratterizzato da forti influenze religiose-culturali alle quali la donna non sembra avere la forza o la volontà di sottrarsi". La revoca della richiesta d’archiviazione, spiega ora la Procura, è stata decisa in seguito alla presentazione di opposizione da parte della persona offesa.

È giustificata "dalla necessità di effettuare ulteriori attività investigative, cui fa riferimento l’atto di opposizione, fra cui anche l’audizione diretta della querelante".

Il procuratore capo, Raffaele Cantone, nella nota che annuncia la revoca ricorda che il procedimento "nei giorni scorsi era stato oggetto di particolare attenzione mediatica per una frase estrapolata dalla richiesta di archiviazione relativa alla costrizione della denunciante a tenere il velo integrale".

"Imporre il velo non può essere giusto nel nostro Paese che ha proprie regole. Che non sono certamente quelle della tradizione islamica", aveva infatti spiegato il procuratore generale dopo che il caso era finito sui giornali.

Annalisa Angelici