Variante Omicron, l’Europa trema Crollano le Borse: ripresa a rischio

Bruciati 390 miliardi. L’Oms: mutazione molto contagiosa, potrebbe bucare i vaccini, più facile infettarsi di nuovo

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di Giovanni Panettiere

L’ultima minaccia del Covid-19 arriva (ancora una volta) dal Sudafrica. Una seconda variante, dopo il ceppo Beta isolato nell’ottobre 2020, sta mettendo in allerta il pianeta per via delle sue molteplici mutazioni. Il rischio è che possano rendere inefficace l’azione dei vaccini. Dopo essere sbarcata in Israele, la B.1.1. 529, questo il nome scientifico della variante, ribattezzata Omicron dall’Organizzazione mondiale della sanità, è approdata anche in Europa, in Belgio, dove ha colpito una giovane adulta non vaccinata che ha manifestato i primi sintomi 11 giorni dopo essere rientrata dall’Egitto.

SCOSSA ALL’ECONOMIA

L’Oms ha classificato come "preoccupante" il nuovo ceppo, anche se continua a predicare prudenza in attesa di maggiori evidenze scientifiche, ma intanto le Borse europee, proprio a causa dei timori relativi a Omicron ieri sono piombate in profondo rosso. In una seduta sono stati bruciati (nei titoli principali) 390 miliardi di euro. A Milano l’indice principale Ftse Mib ha lasciato sul terreno il 4,6%, a 25.852,99 punti, attestandosi sui livelli di inizio ottobre. Francoforte, invece, ha perso il 4,2%, Parigi il 4,7%, Londra il 3,6%, mentre Madrid ha chiuso con un tonfo pari al 5%. Affonda anche il petrolio, con cali di oltre il 10%. Fin qui le reazioni e le preoccupazioni, ma che cosa sappiamo al momento di quest’ultima variante?

I PAESI COLPITI

Chiamata inizialmente ’sudafricana bis’, anche alla B.1.1. 529 è stata dunque associata una lettera greca, come accaduto a tutte le altre mutazioni dell’originario ceppo di Wuhan. Omicron è stata isolata in Sudafrica prima di diffondersi in Botswana, Hong Kong, Israele e Belgio.

OLTRE 30 MUTAZIONI

In presenza di riscontri scientifici ancora piuttosto scarsi, pare che l’ultimo ceppo africano sia associato a oltre 30 mutazioni, molte delle quali in comune con altre varianti note dell’infezione. Alcune alterazioni potrebbero tuttavia destare preoccupazione in quanto gli esperti suggeriscono che rischiano di facilitare l’elusione della risposta immunitaria indotta dai vaccini. Sembra poi, come dichiarato dall’Oms, che sia più facile reinfettarsi con questa variante.

FORTE CONTAGIOSITÀ

Per Walter Ricciardi, docente d’Igiene alla Università Cattolica di Roma e consigliere scientifico del ministro della Salute, Roberto Speranza, non ci sono troppi dubbi sul livello di trasmissibilità di Omicron. "Mi preoccupa in quanto si è diffusa in pochissimo tempo e quindi significa che è contagiosissima", lancia l’allarme. Un numero su tutti: a Tshwane (parte del Guateng, in Sudafrica) il tasso di positività, nelle ultime tre settimane, è passato da meno dell’1% a oltre il 30%. Per completezza d’informazione, però, merita di essere ricordato come nel Paese sia stato immunizzato appena il 24% della popolazione totale. In più si ipotizza che le tante mutazioni del nuovo ceppo si siano accumulate in un contagiato immunodepresso che ha lottato col Coronavirus per settimane.

REBUS NUOVO VACCINO

Al momento non è possibile sapere se sarà necessario mettere a punto una profilassi specifica contro la ’sudafricana bis’. "Stiamo monitorando attentamente la B.1.1.529 che presenta numerose mutazioni nella proteina spike del Covid-19 – fanno sapere dall’Agenzia europea del farmaco (Ema) –. Le attuali informazioni sono insufficienti per stabilire se questa variante si stia diffondendo in misura significativa e in quale misura possa eludere l’immunità ricevuta con i vaccini". Pertanto si ritiene "prematuro per ora prevedere la necessità di un vaccino aggiornato con una composizione differente per intercettare l’emergente variante". Nel caso comunque la Pfizer assicura di essere pronta "a produrre un vaccino su misura in circa cento giorni".

STOP ALLE FRONTIERE

Nel frattempo l’Italia corre ai ripari nel tentativo di scongiurare che Omicron faccia capolino anche dentro i nostri confini. Così, il ministero della Salute ha aggiornato la lista dei Paesi da cui è interdetto l’ingresso in Italia. A Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia ed Eswatini si è aggiunto nelle ultime ore anche il Malawi. Anche l’Unione nella sua interezza ha chiuso le porte ai viaggiatori di sette Stati africani.