Giovedì 18 Aprile 2024

Variante newyorkese, i primi due malati in Italia

Il ceppo individuato a novembre negli Usa. Al momento nessuna prova. che resista al vaccino

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Nel laboratorio di virologia dell’ospedale marchigiano di Torrette, ad Ancona, è stata accertata la variante del Coronavirus identificata a novembre a New York e "finora non descritta in Italia". Ne ha dato notizia ieri il virologo Stefano Menzo, direttore del laboratorio.

"Nell’ambito della sorveglianza epidemiologica molecolare effettuata a campione randomizzato sui tamponi positivi provenienti da tutte le Marche – ha spiegato Menzo – la variante è stata rilevata nei tamponi di due persone non apparentemente correlate provenienti dalla provincia di Pesaro-Urbino". La variante newyorkese è stata identificata tramite sequenziamento nucleotidico della proteina Spike e confrontata con i database internazionali. Da quanto si è appreso, si è diffusa gradualmente nella metropoli americana, tanto da rappresentare oltre il 12% dei contagi a New York.

"Al momento – ha spiegato il virologo – non ci sono evidenze sull’eventuale capacità di questa variante di evadere la risposta neutralizzante suscitata dagli attuali vaccini". Da quanto si è appreso, i due pazienti positivi nei quali è stata riscontrata la variante newyorkese vivono uno a Pesaro e l’altro in una città dell’entroterra e non hanno avuto alcun contatto diretto.