Variante Mu: i primi studi in Italia. Origine, dove è diffusa e i rischi

Tutto sulla mutazione che sta dilagando in America Latina e che potrebbe arrivare in Italia. Aggira le difese immunitarie, ma i vaccini restano validi

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Roma, 9 settembre 2021 -  Tra le mutazioni emergenti del coronavirus Sars-CoV-2 si fa strada in America Latina la variante Mu. “A parte la Delta, diventata dominante e sulla quale siamo focalizzati, ha dichiarato Marco Cavaleri, responsabile vaccini e prodotti farmaceutici per Covid-19 dell'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) stiamo esaminando anche altre varianti che potrebbero diffondersi, come la variante Lambda e più recentemente la Mu. Quest'ultima potenzialmente potrebbe essere più preoccupante, perché ha dimostrato una maggiore capacità di sfuggire all'immunità”. Mancano dati attendibili sulla reale capacità di diffusione della variante Mu, difficile sapere se questa potrà soppiantare progressivamente la Delta, ormai prevalente alle nostre latitudini. Ma i vaccini saranno efficaci anche nei confronti di questa variante latino americana?

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Oms

L'Oms ha ufficialmente etichettato la variante mu come una priorità assoluta perché considera necessario valutare se questi ceppi sono più insidiosi, contagiosi o letali rispetto agli altri suoi predecessori. Attualmente l'Oms considera quattro tipologie principali del virus Sars-Cov-2, enumerate con le prime quattro lettere dell'alfabeto greco: alfa, beta, gamma e delta (quest'ultima è la variante più diffusa negli Stati Uniti e in Italia).

Origine e dove è diffusa

La mutazione Mu (B.1.621 and B.1.621.1) è stata documentata in Colombia in gennaio, a seguire è comparsa negli Usa, in Messico, Spagna ed Ecuador. Una valutazione del rischio pubblicata il mese scorso suggerisce che la variante Mu potrebbe essere resistente all'immunità basata sul vaccino almeno quanto il ceppo Beta, sebbene siano necessarie ulteriori ricerche. La variante Mu contiene diverse mutazioni che sono state associate alla resistenza all'immunità, come E484K e K417N, nonché una mutazione nota come P681H che è stata collegata alla capacità di trasmissione dell'agente infettivo.

Le ricerche

Le prime ricerche in Italia mostrano che il Mu è sensibile agli anticorpi prodotti dal vaccino Pfizer-BioNTech, ma la protezione immunitaria conferita pare meno brillante rispetto al ceppo originale o alla variante alfa. Le prime ricerche nel Regno Unito hanno mostrato che le mutazioni specifiche insorte possono sfuggire alle sentinelle del sistema immunitario. Detto in altri termini, la mutazione Mu potrebbe essere meno diffusiva, almeno all'inizio, ma al tempo stesso potrebbe rivelarsi più difficile da trattare con antivirali e anticorpi indotti da siero o vaccino.

Le persone preoccupate per la variante Mu dovrebbero comunque essere vaccinate con i prodotti attualmente approvati, ha dichiarato Anthony Fauci, immunologo consigliere Covid-19 del presidente americano Biden. Gli esperti concordano sul fatto che le persone vaccinate hanno ancora meno probabilità nel complesso di contrarre il virus e, se si ammalano, hanno anche meno probabilità di aggravarsi grazie alle protezioni fondamentali conferite dai vaccini.

Le mutazioni

Resta aperto l'interrogativo se la variante Mu sia pericolosa in termini di salute pubblica, cioè se si rivelerà più diffusiva e meno trattabile rispetto alla variante attualmente dominante, Delta, e se possa causare malattie più gravi.

Mu ha una mutazione chiamata P681H, che è potenzialmente responsabile di una trasmissione più rapida, ma sono le mutazioni E484K e K417N, associate alla capacità di eludere gli anticorpi contro il coronavirus, a destare le maggiori apprensioni. Mu ha anche altre mutazioni, tra cui R346K e Y144T, le cui conseguenze sono sconosciute, quindi la questione è tuttora oggetto di indagine.

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