Mercoledì 24 Aprile 2024

Morto Valerio Nobili, pediatra dal sorriso contagioso

Roma, malore in bici a 53 anni. Era primario gastroenterologo del Bambino Gesù

Valerio Nobili

Valerio Nobili

Roma, 16 marzo 2019 - Fulminato da malore mentre era in bici, è mancato così Valerio Nobili, 53 anni, primario di gastroenterologia, epatologia e nutrizione all'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. "La nostra comunità - ha scritto la presidente, Mariella Enoc - perde uno dei suoi medici e scienziati più autorevoli". Nobili, professore universitario alla Sapienza, era uno dei maggiori esperti di malattie infantili dell'apparato digerente a livello internazionale, e aveva un sorriso contagioso, sapeva trasmettere fiducia ai piccoli pazienti e ai loro genitori, rincuorarli, anche grazie alle sua sensibilità innate: era cordiale e comprensivo. "Medico preparato, competente e dedicato - ha detto di lui Alberto Villani, presidente della Società Italiana di Pediatria - ha sempre assistito con dedizione tutti i suoi pazienti. Ricercatore apprezzato e riconosciuto in tutto il mondo per le sue innovative e solide ricerche era dotato di straordinarie capacità comunicative e didattiche".

"Valerio Nobili - ha aggiunto Villani - era la dimostrazione di come, da uomo di qualità superiore, si possa essere grandi scienziati ed eccellenti ma essere sorridenti, umani, accoglienti. Mancheranno le sue competenze, la sua professionalità, la sua travolgente risata".

Nobili è stato il promotore del registro pediatrico europeo sul fegato grasso. I disordini alimentari, che hanno determinato un aumento di casi di sovrappeso e obesità nei giovanissimi, specie tra quelli con abitudini sedentarie, hanno diffuso di pari passo il fenomeno della steatosi epatica non alcolica (NAFLD) che affligge il 15% dei ragazzini, arrivando all’80% di incidenza tra quelli obesi, fattore di rischio che predispone a diabete e cirrosi epatica nell’adulto. Il primario di gastroenterologia e nutrizione del Bambino Gesù era anche un esperto di medicina dell’adolescenza, con particolare interesse verso la nutrizione. I suoi studi insistevano su circonferenza addominale, ipertensione, insulino-resistenza, ipercolesterolemia, sindrome metabolica, stress ossidativo, rischio cardiovascolare, microbiota e microbioma (flora intestinale). Ha pubblicato le sue ricerche sul Journal of Pediatrics, Antioxidant and Redox Signaling, Hepatology e altre note riviste scientifiche, così come sul giornale di epatologia dell'Easl, l'Associazione europea per lo studio del fegato.

Proprio su queste riviste l’autore aveva annunciato la scoperta che nell’intestino dei bambini obesi con fegato grasso alcune famiglie di batteri sono troppo numerose (Ruminococcus e Dorea) se paragonate a quelle presenti in un soggetto sano, mentre altre colonie sono troppe esigue (Oscillospira). “Dal nostro studio emergono due evidenze molto importanti, soprattutto per i pediatri – scriveva il professor Nobili - in primis per avere un fegato sano bisogna avere un intestino sano, popolato cioè da batteri amici. La seconda evidenza è la necessità di una più appropriata  prescrizione dei probiotici nei bambini. Dal nostro lavoro si conferma l’importanza strategica del ruolo dei probiotici nella prevenzione dell’obesità e del fegato grasso, ma anche la necessità di aprire la strada a nuove associazioni di batteri per combattere tali patologie, con probiotici personalizzati, mentre si afferma l’inutilità dell’impiego indiscriminato delle formulazioni esistenti“.