Mercoledì 24 Aprile 2024

Morta due giorni dopo l'incidente, lo zio: "Il sorriso di Valentina era contagioso"

La studentessa diciannovenne investita sabato in via Don Sturzo non ce l'ha fatta

Valentina Cucchi

Valentina Cucchi

Bologna, 16 dicembre 2014 - Valentina Cucchi non ce l’ha fatta. La diciannovenne torinese, investita sabato sera mentre attraversava la strada in via Don Sturzo, al quartiere Reno, è morta ieri pomeriggio, al reparto di Rianimazione dell’ospedale Maggiore, dove era arrivata in condizioni disperate. La studentessa, al primo anno di Scienze dell’alimentazione a Parma, era in città da qualche giorno, in visita ai nonni materni. Era in compagnia di due cugini quando, intorno alle 19,30, è avvenuto l’incidente: la ragazza aveva appena superato un gruppo di auto ferme in colonna, quando un’altra macchina, che procedeva a bassa velocità in direzione centro, l’ha investita. 

La ragazza, è stata sbalzata contro un’altra macchina e ha battuto violentemente la testa. Dopo due giorni in terapia intensiva, i medici del Maggiore ne hanno decretato la morte celebrale. E ieri, in ospedale, è stato un via vai continuo di famigliari, amici, compagni di scuola e università. Tanto che gli stessi operatori del reparto si sono organizzati affinché tutti potessero dare l’ultimo saluto a Valentina prima che il sottile filo che la legava alla vita si strappasse. La ragazza faceva parte della chiesa evangelica. «Era piena di vita – ricorda lo zio Stefano – e sapeva coniugare la sua allegria con una profonda fede. Il suo sorriso era contagioso». I funerali si terranno nei prossimi giorni a Torino. 

L’incidente era stato rilevato dalla polizia municipale, che aveva sottoposto ad alcoltest, risultato negativo, il quarantenne bolognese al volante dell’auto. La zona dove è avvenuto l’incidente è molto buia: probabilmente l’automobilista, sotto choc dopo l’investimento, ha visto solo all’ultimo momento la ragazza. La Procura procede per omicidio colposo