Valditara: "Scioperi inutili". La Cgil: "Da lui solo slogan e propaganda"

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ROMA

"Penso sia cambiato qualcosa in profondità: lo sciopero come strumento di lotta politica non funziona più. Si è chiusa, o si sta chiudendo, un’epoca. È ora di avviare una stagione di confronto costruttivo, nella logica di un’alleanza fra docenti, studenti, famiglie, istituzioni e parti sociali". Il ministro dell’ Istruzione, Giuseppe Valditara, si riferisce ai dati che riguardano lo sciopero generale nella scuola del 12 e 16 dicembre 2022, proclamato dalla Cgil. La media di adesione tra dirigenti, docenti, personale educativo e personale Ata, è stata dell’1,81 %. "Credo sia finita quell’idea antica, forse sessantottina, della scuola come luogo di militanza politica – aggiunge il ministro –. Gli insegnanti oggi vogliono risposte concrete, sono interessati a quello che accade nei loro istituti".

Parole che per il segretario generale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli, sono "un condensato di ideologismi" atto a " delegittimare tutte le rappresentanze sindacali". Sulla partecipazione agli scioperi "siamo i primi a riconoscere che negli ultimi anni si è ridotta – aggiunge – ma, più che gioirne, il ministro dovrebbe piuttosto preoccuparsene". "Il nemico di Valditara – conclude Sinopoli – è la scuola democratica della Costituzione e finora da parte sua abbiamo ascoltato solo slogan e propaganda, mai delle proposte concrete"