Vaccino vaiolo delle scimmie: approvata estensione di Imvanex. Cosa dicono gli esperti

Il sì della Commissione europea dopo che l'epidemia è stata dichiarata dalla Oms come "emergenza sanitaria glocale". Bassetti: "Vaccinare gruppi a rischio". Capua: "Diffusione inattesa e preoccupante"

Vaiolo delle scimmie

Vaiolo delle scimmie

Roma, 25 luglio 2022 - Arriva l'approvazione per l'estensione del vaccino Imvanex della Bavarian Nordic contro il vaiolo delle scimmie. Il sì è stato dato dalla Commissione europea. Il via libera al siero del gruppo farmaceutico danese arriva dopo che venerdì scorso l'Agenzia europea per i medicinali (Ema) aveva dato il suo consenso all'estensione dell'uso di Imvanex, autorizzato dal 2013 in Europa per il trattamento del vaiolo umano, ai casi di vaiolo delle scimmie. Sabato invece l'Oms aveva ufficializzato l'emergenza sanitaria globale per l'epidemia di vaiolo delle scimmie.

"Questa approvazione del vaccino per il vaiolo delle scimmie è un esempio di buona cooperazione tra Bavarian Nordic e i regolatori europei, con un'estensione del lavoro che normalmente richiede da sei a nove mesi", ha affermato il produttore danese in una nota. Il via libera della Commissione è valido in tutti i paesi membri dell'Unione Europea oltre che in Islanda, Liechtenstein e Norvegia, specifica il gruppo.

Il vaccino Imvanex è commercializzato come Jynneos negli Stati Uniti, da dove sono in arrivo 7 milioni. La scorsa settimana è stato anche annunciato un ordine per 1,5 milioni di dosi da parte di un paese europeo non identificato.

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Bassetti: "Vaccinare gruppi a rischio"

Con "1.700 casi in un solo giorno" nel mondo, l'epidemia di vaiolo delle scimmie ha toccato nelle scorse ore il record di diagnosi. "I dati epidemiologici dicono che i casi riguardano prioritariamente una popolazione abbastanza ristretta: maschi, tra i 20 e i 40 anni, che si sono contagiati preferenzialmente per via sessuale o per contatto diretto. E' urgente raccomandare la vaccinazione e altri provvedimenti preventivi a queste persone". Lo ribadisce su Facebook Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova.

Capua: "Diffusione inattesa e preoccupante"

L'infezione da vaiolo delle scimmie "è all'inizio di un percorso di diffusione inatteso e preoccupante. E' urgente intervenire, perché non andrà via da solo e i casi continuano a crescere". Lo sottolinea su Twitter la virologa Ilaria Capua, direttrice dell'One Health Center of Excellence dell'Università della Florida. Secondo Capua questo virus deve essere tenuto "sotto controllo" e serve una strategia condivisa, perché "non si può affrontare un'emergenza del genere pensando di gestirsela ognuno a modo suo".

Nell'epidemia in corso la malattia "si sta diffondendo in alcune comunità di uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini", evidenzia Capua, precisando che "questa esplosione che il contagio attraverso la trasmissione sessuale è qualcosa che non era stata messa bene a fuoco: nel 2008 ci sono stati dei casi negli Stati Uniti, ma meno di 10". Ora l'infezione "la si sta studiando, si sta cercando di capire come mai si diffonda all'interno di alcune comunità", ha aggiunto la specialista.  Capua ricorda che "il virus ha come serbatoio i roditori, non le scimmie (è stato trovato per caso in scimmie di laboratorio). Il virus circola nelle popolazioni di roditori, in particolare dell'Africa subsahariana", ma "potremmo avere a breve - ammonisce l'esperta - serbatoi di vaiolo della scimmia anche fra i roditori europei".