Vaiolo delle scimmie, sintomi e rischi reali: quanto è grave la malattia

Nella maggior parte dei pazienti la sintomatologia è lieve o moderata ma ci sono categorie di persone più a rischio di sviluppare complicazioni. Per chi è indicato il vaccino

Vaiolo delle scimmie

Vaiolo delle scimmie

23 agosto 2022 - Il caso del carabiniere morto a Cuba riaccende i riflettori sul vaiolo delle scimme. Le stime al 19 agosto parlano di 689 casi in Italia (di cui meno di 200 legati a viaggi all'estero), 35mila in tutto il mondo, con 12 decessi nell'ultima rilevazione ed un aumento del 20%, la maggior parte in Europa e America. Secondo l'ultimo bollettino del ministero della Salute da noi il contagio viaggia al ritmo di una trentina di casi segnalati in 3 giorni. 

Sintomi e gravità

Il Monkeypox (MPX), in italiano vaiolo delle scimmie, è una patologia virale trasmessa all'uomo dagli animali (zoonosi). L'agente patogeno è un virus a DNA a doppio filamento avvolto, del genere Orthopoxvirus della famiglia Poxviridae, a cui apparteneva anche il virus Variola responsabile del vaiolo, diffuso in passato e ora debellato grazie alle vaccinazioniI sintomi del vaiolo delle scimmie sono simili a quelli che si osservavano una volta nei pazienti con vaiolo, ma meno gravi (all'epoca il 30% degli infetti moriva). Per la maggior parte delle persone che sviluppano la malattia, le conseguenze sono lievi o moderate

La diagnosi non è immediata perché inizialmente la malattia presenta sintomi generici, simili influenzali: febbre, dolori muscolari, stanchezza, mal di testa, ingrossamento dei linfonodi.

Sintomo specifico del vaiolo delle scimmie è invece un'eruzione maculopapulare che si diffonde in varie parti del corpo: le macchie rosse compaiono in genere entro tre giorni dalla comparsa dei sintomi generici e solitamente evolvono in vescicole purulente che poi si trasformano in croste. Come spiega il ministero della Salute, "nell’attuale focolaio epidemico, la distribuzione è atipica, predominano le lesioni ano-genitali, seguono tronco, braccia e gambe, viso e palmi delle mani e dei piedi". L'eruzione può colpire anche la cavità orale e il naso.

La malattia, che solitamente ha un decorso positivo e si conclude entro qualche settimana, può andare incontro a complicanze: infezioni cutanee secondarie, broncopolmoniti, sepsi, encefaliti e infezione della cornea. Alcune persone sono a più a rischio: donne in gravidanza, bambini e persone immunocompromesse. 

Come si trasmette 

Il primo anello di trasmissione è quello animale-uomo. Il virus viene passato agli esseri umani dai mammiferi, attraverso il morso o il contatto diretto con il sangue, la carne, i fluidi corporei o le lesioni cutanee/mucose degli animali infetti: i serbatoi maggiori dell'infezione sono scimmie e altri primati, scoiattoli, ratti del Gambia, ghiri.

Tra gli uomini il contagio avviene a causa del contatto con le lesioni della persona infetta, con i suoi fluidi corporei, con oggetti contaminati, ma anche tramite l'esposizione alla respirazione diretta con l'inalazione di goccioline respiratorie emesse dall'infetto o di materiale lesionale. Anche la muscosa oculare è permeabile e vettore di infezione. Particolarmente a rischio le attività sessuali, che siano eterossessuali o omosessuali.

Vaccino: per chi è indicato

Considerata la bassa incidenza, l'efficacia delle terapie, la velocità di contagio limitata, l'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) non raccomanda la vaccinazione di massa. In Italia il vaccino è indicato per il personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus, e per le categorie sessuali considerate più a rischio, ovvero uomini con alle spalle (nell'ultimo anno) una infezione sessualmente trasmessa e/o con una storia recente di rapporti con più partner sessuali uomini e/o con abitudine a rapporti di gruppo, incontri sessuali in locali, attività sessuale associata al consumo di droghe. Per l'Iss (Istituto superiore di sanità) è possibile che le persone vaccinate (con un vaccino diverso) fino al 1981 contro il vaiolo siano a minor rischio di infezione con il monkeypox. 

I vaccini in arrivo alle regioni

Arriva la seconda tranche di dosi del vaccino contro il vaiolo delle scimmie Jynneos, da parte della Commissione Europea. Si tratta di 9.840 vaccini redistribuiti - secondo gli accordi - alle regioni. Lo si legge nella circolare diffusa dal ministero della Salute e firmata dal direttore generale Gianni Rezza. Alla Lombardia il maggior numero di vaccini, pari a 2840; 1320 al Lazio, 840 all'Emilia Romagna, 720 al Veneto. Una quota di fiale verrà stoccata al Ministero della salute - si legge ancora nella circolare - come scorta per gestire eventuali necessità.