Comandante dei carabinieri morto a Cuba. "Aveva il vaiolo delle scimmie"

Il turista italiano 50enne era in vacanza sull'isola dal 15 agosto. Sarebbe il primo caso di Monkeypox segnalato a Cuba

Germano Mancini, immagini di Cuba

Germano Mancini, immagini di Cuba

L'Avana, 23 agosto 2022 - È morto il turista italiano affetto da vaiolo delle scimmie a Cuba. Germano Mancini, 50 anni, comandante dei carabinieri di Scorzè da due mesi, sarebbe il primo caso di virus Monkeypox segnalato sull'isola. Mancini era giunto sull'isola il 15 agosto e tre giorni dopo era stato ricoverato in "condizioni critiche ma stabili", ma il quadro clinico è peggiorato e l'uomo è morto la sera del 21 agosto, fa sapere il ministero della Salute cubano in un comunicato.

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Mercoledì 17 agosto Mancini, originario di Pescara ma residente a Noale, ha accusato i primi sintomi, e visto il persistere del malessere giovedì si è recato da un medico. Quindi la situazione è peggiorata ed è stato colpito anche da arresto cardiaco, da cui si è in seguito ripreso, ed è stato trasportato d'urgenza in ospedale. Le autorità cubane avrebbero tracciato gli spostamenti dell'uomo, che alloggiava in un appartamento in affitto. Tutte le persone con cui ha avuto contatti, tutte asintomatiche, sono state poste in isolamento. 

"Il rapporto dell'autopsia effettuata presso l'Istituto di Medicina Legale conclude che la morte è stata causata da sepsi dovuta a broncopolmonite con germe indeterminato e danni a più organi", scrivono le autorità cubane. 

Spiller, comandante reparto operativo carabinieri di Venezia, ha commentato: "Confermiamo il decesso, ma non sappiamo ancora nulla sulle cause. Aspettiamo che l'Ambasciata ci faccia sapere qualcosa in più. Noi sappiamo che era in vacanza con degli amici e poi ha cominciato a stare male". 

La situazione è seguita attentamente dall'ambasciata d'Italia a Cuba che è in permanente contatto con le autorità del governo locale. La cancelleria consolare italiana ha già avviato le pratiche per il rientro della salma di Mancini in Italia. L'ambasciata sta anche aiutando a tornare i due cittadini italiani che erano in vacanza con l'ufficiale dei carabinieri.

Casi in Italia

L'ultimo bollettino del ministero della Salute in Italia ha segnalato 714 i casi confermati di vaiolo delle scimmie nel Paese.  I casi collegati a viaggi all'estero sono 194. L'età media dei pazienti è di 37 anni con la maggioranza di 704 maschi e 10 femmine. Il maggior numero di casi si sono registrati in Lombardia (308), Lazio (128) ed Emilia Romagna (73). 

Come si diffonde il virus

Il virus del vaiolo delle scimmie si diffonde principalmente attraverso il contatto ravvicinato: pelle a pelle, con ferite, lesioni, con lo scambio di fluidi corporei o secrezioni respiratorie. Ma ora i ricercatori, vista l'esplosione di casi in tutto il mondo, stanno cercando di valutare in che misura sia possibile la trasmissione della malattia attraverso oggetti o superfici contaminati. Gli scienziati dei Centers for disease control and prevention (Cdc) americani e del Dipartimento della salute dello Utah (Udhhs) hanno esaminato gli oggetti nella casa di due pazienti in fase sintomatica del virus e hanno scoperto che il Dna del Monkeypox era presente su molti oggetti e superfici. Ma non sono stati in grado di definire se queste tracce fossero capaci di infettare le persone perché il virus rilevato al momento del campionamento non era vitale e infettivo. 

Quanto è pericoloso

Il ministero della Salute italiano si è già attivato sul caso di Mancini, ma si apprende che "non ha ricevuto conferme scientifiche dalle autorità sanitarie locali ed è al lavoro per acquisire elementi". Intanto alcuni esperti hanno espresso la loro opinione. 

Il direttore della clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, chiede di non sottovalutare il rischio:  "Il vaiolo delle scimmie è una malattia sistemica che interessa i linfonodi e le articolazioni che dà febbre e lesioni impressionanti a carico della pelle. È evidente che quando questa infezione sistemica colpisce qualche soggetto che magari ha qualche altro problema, e io preciso che non conosco la storia clinica del nostro connazionale deceduto a Cuba, è evidente che possa portare anche alla morte". Bassetti sottolinea:  "Io non conosco colleghi che abbiano banalizzato il Monkeypox forse lo ha fatto qualcun altro. Ma, ripeto, mi assumo la responsabilità di dire che chi ha affermato che il vaiolo delle scimmie è una malattia infettiva blanda è davvero un cretino. Chi inizialmente ha sostenuto che si trattava di una malattia tranquilla, che interessava solo la pelle, che non dava problemi, una malattia meno grave dell'herpes simplex, ha detto una enorme stupidaggine". Infine suggerisce di vaccinare subito i giovani uomini omosessuali "tra i 18 e i 45 anni".

Francesco Vaia, direttore generale dell'Istituto Spallanzani di Roma invita alla calma: "La notizia non deve allarmare la popolazione. Salvo casi eccezionali, la malattia decorre in modo benigno, senza complicanze gravi, con la guarigione che sopraggiunge dopo 2-3 settimane". Infatti a fronte di oltre 42.000 casi notificati in paesi non-endemici, quindi al di fuori dell'Africa centrale e occidentale, i decessi sono stati solo 5, pari a una letalità di 1,2 su 10.000. Vaia punta sul vaccino:  "Allo Spallanzani, Centro di Vaccinazione della Regione Lazio, abbiamo già vaccinato più di 500 persone a rischio di contagio di vaiolo delle scimmie e molti altri verranno vaccinati nelle prossime settimane". 

Secondo Sergio Abrignani, professore ordinario di Patologia Generale presso l'Università degli Studi di Milano, pochi pazienti muoiono di Monkeypox: "Si contano sulla dita delle mani i casi di letalità per vaiolo delle scimmie e i numeri mostrano che un adulto con difese immunitarie normali, o solo lievemente compromesse, non muore per questo virus". Quindi secondo Abrignani "sulle cause del decesso dell'italiano a Cuba, o è stata sbagliata la diagnosi oppure era un soggetto molto immunocompromesso ed è quindi morto 'con' e non 'per' vaiolo delle scimmie. Poi le eccezioni possono esserci, ma dubito possa trattarsi di vaiolo delle scimmie 2.0".