Vaiolo delle scimmie, cosa fare con cani e gatti. Carezze e passeggiate, come comportarsi

Dopo il caso di contagio da uomo a cane documentato da Lancet, i consigli di Umberto Agrimi (Iss). Usa, linee guida: 21 giorni di isolamento per animali venuti a contatto con malati

Roma, 17 agosto 2022 - Vaiolo delle scimmie, cosa fare con cani e gatti? Quale comportamento dobbiamo tenere? Dopo il caso - pubblicato su Lancet - di contagio da uomo a cane, abbiamo chiesto indicazioni a Umberto Agrimi,  responsabile Dipartimento di medicina veterinaria all’Iss, l’Istituto superiore di sanità. Mentre negli Usa i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) hanno appena definito nuove linee guida che prevedono 21 giorni di isolamento per gli animali venuti a contatto con malati.

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Quanto ai contagi da uomo a uomo, l’ultimo bollettino dell’Oms certifica oltre 35mila casi di vaiolo delle scimmie in 92 Paesi, con 12 decessi. Quasi 7.500 contagi sono stati registrati la scorsa settimana, il 20% in più della settimana precedente, che a sua volta aveva segnato un +20%. 

"La trasmissione da uomo a uomo ora è la cosa più preoccupante"

“In questo momento - commenta Agrimi - la cosa più preoccupante è la trasmissione da uomo a uomo. Anche se il caso documentato da Lancet, e cioè il contagio da uomo a cane, deve farci tenere le antenne dritte. Però non è motivo di allarme. È verosimile che ci possano essere nuovi casi di trasmissione da uomo ad animale, questo rientra nelle attese.  Invece l’incremento dei contagi da uomo a uomo è una notizia importante perché si sta verificando qualcosa di inusuale, che ha portato l’OMS a dichiarare lo stato di emergenza sanitaria globale”.

A questo link dell'Iss tutte le informazioni sul vaiolo delle scimmie

Ecco alcune linee guida di comportamento da tenere con i nostri animali domestici. Sullo sfondo resta sempre il problema - più complesso - di quelli selvatici. Ma andiamo con ordine.

1. Chi è infetto come deve comportarsi con cani e gatti che vivono in casa?

“Le specie animali che possono contrarre il virus sono tante e oggi sappiamo che tra queste c’è anche il cane. Quindi, una persona infetta deve evitare di dormire, baciare e accarezzare i propri animali, proprio perché il vaiolo delle scimmie si trasmette attraverso il contatto. Vale anche per chi ha avuto contatti con persone infette”.

2. Per quanto tempo devono essere osservate queste regole?

“Per tre settimane circa. Questo è anche il tempo confermato dal caso pubblicato su Lancet. Quindi gli animali in questo periodo dovrebbero essere accuditi da persone terze”.

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3. Ci sono norme igieniche particolari da osservare?

“Gli organismi internazionali riportano altre indicazioni generali,  come quella di lavarsi le mani dopo aver avuto contatto con animali che possono essere stati esposti al contagio”.

4. Che comportamento tenere durante le passeggiate con i nostri cani?

“Nel caso in cui un cane sia venuto a contatto con persone infette, è bene evitare il contatto con altri cani. Tutte queste norme di comportamento hanno un obiettivo duplice. Da una parte c’è la necessità di accudire i nostri animali per il loro benessere e la loro salute. Dall’altro, dobbiamo evitare che per il vaiolo delle scimmie si instaurino vie di trasmissione diverse da quelle attualmente presenti”.

5. Contatto tra animali domestici e selvatici: è rischioso?

“Oggi stiamo parlando di un singolo caso nel cane, quindi tutto va ricondotto ad una dimensione di potenzialità e precauzione, nulla di più. Certo - anche se non abbiamo alcuna evidenza in proposito in Europa - gli organismi internazionali sottolineano l’attenzione anche nei confronti degli animali selvatici. Questo, proprio per quello che abbiamo appena spiegato. Il serbatoio del virus in natura comprende certamente roditori e primati. Ma non possiamo escludere altri mammiferi. In altre parole, è verosimile che molte specie animali possano fungere da serbatoio del virus in natura. Penso a roditori selvatici, ratti e topi. C’è quindi il rischio che si possano instaurare cicli di trasmissione nuovi rispetto all’attuale persona-persona. Questo spiega anche perché gli organismi internazionali sottolineano la necessità di un’attenta eliminazione dei materiali infetti, garze cerotti o altro, venuti a contatto con le lesioni”.

Vaiolo delle scimmie, cani e gatti s'infettano? Le risposte dell'Iss
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