Vaccino anti Covid, Speranza: "La terza dose è probabile"

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) raccomanda la dose aggiuntiva per gli immunodepressi

Terza dose vaccino anti Covid per immunodepressi (Ansa)

Terza dose vaccino anti Covid per immunodepressi (Ansa)

Roma, 1 settembre 2021 - Terza dose di vaccino anti Covid? Secondo il ministro della Salute Roberto Speranza è probabile. Oggi il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) in un rapporto sosteneva che al momento non "è urgente a individui completamente vaccinati nella popolazione generale", ma gli Stati europei dovrebbero già "prendere in considerazione dosi aggiuntive" per gli immunodepressi. Il governo britannico ha già fatto sapere che nei prossimi giorni avvierà  la somministrazione di una terza dose dei vaccini a circa 4-500.000 persone immunodepresse nel Regno Unito, dai 12 anni in su. Mentre negli Usa oltre un milione di persone hanno avuto la dose aggiuntiva.

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Speranza

"I nostri scienziati sono al lavoro, ci siamo affidati a loro, penso che la terza dose saràprobabile, penso ai Paesi piùavanti nella vaccinazione che hanno cominciato con la terza dose. Bisogna partire da coloro che hanno maggiore fragilità penso a chi ha maggiori problemi di salute e chi èstato vaccinato in un tempo anteriore. La comunità scientifica si esprimerà con chiarezza. Le dosi le abbiamo, non appena la comunità scientifica ci darà un'indicazione saremo pronti per partire", le paroler del ministro della Salute Speranza a "In Onda".

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ECDC

"Non vi è alcuna urgente necessitàdi somministrazione di dosi di richiamo di vaccini a individui completamente vaccinati nella popolazione generale", scrive il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie in un suo rapporto tecnico pubblicato oggi. "Le prove disponibili in questo momento sull'efficacia del vaccino e sulla durata della protezione mostrano che tutti i vaccini autorizzati nell'Ue sono attualmente altamente protettivi contro ricovero in ospedale, malattie gravi e morte correlati al Covid". Quindi la priorità deve essere "vaccinare tutti gli individui idonei che non hanno ancora completato il ciclo di vaccinazione", ma anche "prendere in considerazione dosi aggiuntive" per gli immunodepressi "se non raggiungono un livello adeguato di protezione dalla vaccinazione primaria standard".

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GB

Su raccomandazione del Joint Committee on Vaccination and Immunisation, lì'organismo indipendente medico-scientifico che indica le linee guida della campagna vaccinale, il governo di Boris Johnson avvierà nei prossimi giorni la somministrazione di una terza dose dei vaccini anti-Covid a non più di 4-500.000 persone immunodepresse nel Regno, dai 12 anni in su. La terza dose sarà per i pazienti oncologici colpiti da leucemie, coloro che sono infettati da forme avanzate di Aids e i neo-trapiantati. Il governo britannico al momento sta anche valutando la possibilità di estendere la dose aggiuntiva a una fascia più ampia, inclusi tutti gli over 50, così come quella di coinvolgere fin dalla prima dose della campagna, al momento limitata nel Paese agli ultra-sedicenni, i bambini e ragazzi fra i 12 e i 15 anni. 

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Usa

Mentre da mercoledì mattina negli Stati Uniti è stata somministrata la terza dose del vaccino Pfizer o Moderna ad oltre un milione di persone, rendono noto i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie. Dal 13 agosto le autorità sanitarie Usa hanno autorizzato la terza dose per le persone con sistema immunitario compromesso. Intanto Moderna ha presentato alla Food and Drugs Administration i dati iniziali sulla terza dose per ottenere il via libera. L'annuncio arriva dalla stessa società, che sottolinea di aver in programma di depositare la documentazione all'Ema nei prossimi giorni. "Siamo lieti di aver avviato il processo". La valutazione della terza dose "mostra una robusta risposta di anticorpi contro la variante Delta", si legge nella nota di Moderna. 

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