Vaccino Pfizer realizzato a Monza Il colosso Usa: al via entro il 2021

L’accordo con Thermo Fisher. In campo mille dipendenti, 130mila dosi al giorno

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I vaccini Pfizer saranno prodotti a Monza. Lo ha annunciato la Thermo Fisher Scientific, multinazionale con sede principale a Waltham nel Massachusetts, che si occupa di strumenti e software per l’industria farmaceutica e biologica ad alta tecnologia. Solo per fare un esempio: mercoledì Thermo Fisher ha annunciato il lancio di un AersolSense sampler, un tester capace di indicare se in un ambiente ci siano Covid o altri patogeni a trasmissione aerea, ma anche di una nuova coltura cellulare simile al plasma.

A rivelare la firma di un accordo per produrre vaccini in Italia era stato il 12 marzo il premier Mario Draghi, che non aveva però fatto il nome della società. Il giorno successivo si era saputo della firma di una lettera di intenti da parte della Thermo Fisher senza specificare con quale titolare di brevetto. È di ieri però l’annuncio che "fornirà servizi di riempimento sterile e preparazione del prodotto finito nel proprio stabilimento di Monza nel corso del 2021". Sono quattro gli stabilimenti italiani della multinazionale: Parma, Rodano (Milano), Ferentino (Frosinone) e appunto Monza. Questi due ultimi impianti producono farmaci iniettabili sterili per conto terzi.

In particolare a Monza, dove lavorano mille dei circa 2.300 dipendenti dell’azienda in Italia, vengono realizzati prodotti farmaceutici innovativi. La Brianza è notoriamente terra di aziende del settore. Sempre in provincia di Monza, a Caponago, da luglio la Adienne Pharma produrrà i vaccini Sputnik. La produzione avverrà nel reparto Sterile 1 e si parla di 130mila dosi al giorno. I dipendenti, per metà donne, sono chiusi nel massimo riserbo.