Vaccino obbligatorio in autunno: come funzionerà. Multe fino a mille euro

Entro settembre l’Aifa potrebbe dichiarare finita la fase sperimentale dei sieri anti Covid. I costituzionalisti difendono la scelta: l’interesse della collettività è superiore a quello individuale

Manifestazione contro l'obbligo vaccinale

Manifestazione contro l'obbligo vaccinale

Gradualmente verso l’obbligo vaccinale. Le parole del premier Draghi sono state chiare; si va verso l’obbligatorietà vaccinale passando prima per una "stretta" del Green pass. I tempi non saranno brevissimi, ma nel governo si conta di emanare il decreto entro i primi di ottobre. Nuove varianti incombono, ma soprattutto una parte, seppur esigua, di over 50 rifiuta il vaccino, con alti rischi soprattutto in vista di un autunno che si preannuncia "caldo" anche solo per la ripresa di molte attività con la variante Delta che ancora la fa da padrona. Ecco, dunque, il quadro.

Il bollettino Covid del 6 settembre: contagi nelle regioni

Zona gialla: chi è a rischio il 13 settembre

Quanto dura il green pass?

Il Green pass (qui dove serve: le Faq) avrà validità di 12 mesi. L’estensione arriva con una modifica approvata dalla Commissione affari sociali al decreto sulla certificazione verde. Il Green pass guadagna dunque tre mesi e riguarderà non solo il certificato verde in possesso di chi si è vaccinato, ma anche dei guariti dal Covid che finora potevano contare solo su 6 mesi di pass. Mentre un’altra modifica, sempre appoggiata dalla maggioranza, prevede la possibilità di ricorrere anche ai test salivari per ottenere il pass. Che non servirà agli under 12 per partecipare alle cerimonie come i matrimoni. Il provvedimento è atteso in Aula dal 6 settembre.

Green pass obbligatorio: da ottobre esteso a statali e (forse) su bus, tram e metro

Terza dose: i Paesi che la fanno

Come sta andando la campagna vaccinale?

All’appello continuano a sfuggire 3,7 milioni di over 50 per i quali sembra ormai essere venuta meno ogni possibilità di "moral suasion". Di qui la scelta del governo – annunciata l’altro giorno da Draghi (qui il video) – di imporre l’obbligatorietà del vaccino a tutti gli over 12. Per i più giovani resterà – almeno per il momento – la volontarietà, anche se dal ministero della Salute avvertono: tutto dipenderà dall’andamento della curva epidemiologica autunnale e dall’incidenza di altre possibili varianti, come una nuova recentemente osservata in Sud Africa, la C.1.2, che sembra in grado di ‘bucare’ i vaccini e preoccupa non poco gli esperti.

Il virologo: "Covid e influenza: 55 giorni tra i due vaccini"

Ma è possibile obbligare a vaccinarsi?

Sì, "è una possibilità che resta potenzialmente a disposizione delle istituzioni, del Governo e del Parlamento", ha spiegato il ministro della Salute, Roberto Speranza. Numerosi costituzionalisti, da Sabino Cassese a Giovanni Maria Flick, non hanno espresso dubbi: "Lo Stato può introdurre l’obbligo legittimamente alla luce dell’articolo 32 della Costituzione, che tutela il diritto alla salute come interesse della collettività", ribadisce il presidente emerito della Consulta. D’altra parte, la prima vaccinazione di massa obbligatoria a essere introdotta in Italia fu quella antivaiolosa, grazie alla legge Crispi-Pagliani nel 1888, sospesa nel 1977 e abolita nel 1981. Nel frattempo erano diventate obbligatorie le vaccinazioni contro la difterite (1939), la poliomielite (1966), il tetano (1968) e l’epatite B (1991).

Quando scatterà l’obbligo?

Il vaccino dovrà anzitutto essere dichiarato dall’Ema e dall’Aifa non più farmaco emergenziale ma ordinario. Il pronunciamento Ema, fanno sapere dal ministero, è atteso entro fine settembre. A quel punto arriverà senz’altro un decreto che renderà obbligatorio il vaccino e solo dopo si avvierà l’iter legislativo che dovrà convertire in legge il tutto entro 60 giorni. Su questo fronte è attesa una battaglia politica, ma nel governo si dicono "sereni" sull’esito finale, anche se il Parlamento potrà comunque apportare modifiche al testo.

Chi è già obbligato a vaccinarsi?

Il decreto legge del primo aprile 2021 ha imposto l’obbligo vaccinale per i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario. Per chi rifiuta la somministrazione scatta la sospensione dal lavoro, il demansionamento e la decurtazione dello stipendio.

A chi verrà esteso l’obbligo?

L’obbligo vaccinale potrebbe riguardare l’intera popolazione compresa nella campagna vaccinale (dunque al momento gli over 12) non solo alcune fasce di età o alcune categorie di lavoratori più a rischio contagio e trasmissione del virus.

Chi potrà essere esentato?

Di certo chi non è compreso nella campagna vaccinale (come gli immunodepressi) e coloro che per accertato pericolo di salute non possono sottoporsi alla somministrazione.

Quali sanzioni potrebbero scattare?

Le ipotesi variano dalla sanzione amministrativa (cioè una multa salata) a quella penale fino alla sospensione dal lavoro o al divieto di frequentare alcune attività. Nel governo, tuttavia, stanno pensando a un’estensione della misura già seguita per il Green pass, prevedendo una multa da 400 a 1.000 euro.

Quali vaccini sono obbligatori?

Sono dieci. Per i minori di età compresa tra 0 e 16 anni e per i minori stranieri non accompagnati sono obbligatorie le vaccinazioni contro la poliomielite, la difterite, il tetano, l’epatite B, la pertosse, l’Haemophilus influenzae tipo b, il morbillo, la rosolia, la parotite e la varicella. Il rispetto degli obblighi vaccinali diventa un requisito per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia (per i bambini da 0 a 6 anni), mentre dalla scuola primaria (scuola elementare) in poi i bambini e i ragazzi possono accedere comunque e fare gli esami, ma, in caso non siano stati rispettati gli obblighi, viene attivato dalla Asl un percorso di recupero della vaccinazione ed è possibile incorrere in sanzioni da 100 a 500 euro.

L’obbligo vaccinale dura per sempre?

No e pure quello per il Covid avrà una durata temporale di qualche anno (non si sa ancora quanti).

In quali stati il vaccino è già è obbligatorio?

In Turkmenistan e in Indonesia è obbligatorio per tutta la popolazione. In altri Paesi solo per alcune categorie, come in Italia: in Grecia e in Ungheria per il personale sanitario, in Francia anche per chi è a contatto con i fragili e per i pompieri, nel Regno Unito lo sarà da ottobre per chi lavora nelle case di cura.