Roma, 24 settembre 2021 - Il ministero della Salute è intervenuto per dirimere ogni dubbio riguardo la somministrazione dei vaccini anti-Covid durante la gravidanza: il siero a base di mRna è raccomandato a partire dal secondo trimestre di gestazione.
Nell'ultimo periodo, due tragici casi hanno riacceso i riflettori sulla delicata questione. A inizio mese, al Policlinico Federico II di Napoli una 25enne non vaccinata aveva dato alla luce una bambina prematura. La piccola Sharon, nata con condizioni di salute precarie e aggravate dal Covid-19 di cui era ammalata la madre, è morta poco dopo. Ancora, sempre a Napoli, lo scorso 11 settembre, un'altra donna di 28 anni non vaccinata è morta di Covid dieci giorni dopo aver partorito.
Alla luce dei fatti e delle richieste di chiarezza, oggi è stata trasmessa una circolare del ministero della Salute che ribadisce la raccomandazione rivolta alle donne di vaccinarsi sia durante la gestazione sia in fase di allattamento. Nello specifico, i vaccini a mRna, ovvero i sieri Pfizer e Moderna, sono consigliati per il secondo e terzo trimestre di gravidanza, mentre per il primo trimestre è bene confrontarsi con il proprio medico di riferimento. Per le donne che vogliono vaccinarsi durante il periodo di allattamento, specifica inoltre la circolare, non è necessario sospendere la pratica per ricevere l'inoculazione.
La popolazione femminile con un rischio maggiore di contrarre il Covid-19, ad esempio coloro che lavorano a contatto con il pubblico o che hanno patologie particolari, sono i primi obiettivi della vaccinazione. L'Istituto superiore di sanità ha chiarito le decisioni del ministero della Salute. "Il personale sanitario - si legge nella nota - è tenuto a illustrare nella maniera più chiara possibile il rapporto tra rischi e benefici, così da permettere a ogni donna di prendere la decisione più appropriata per il proprio caso. La vaccinazione dei conviventi va raccomandata per limitare ulteriormente il rischio di contagio delle donne incinte e in allattamento". Inoltre, l'Iss conclude: "Se una donna vaccinata scopre di essere in gravidanza dopo aver già ricevuto il vaccino, non è necessario interrompere la gravidanza. Però, se una donna scopre di essere incinta tra la prima e la seconda dose del vaccino, può considerare l'ipotesi di ritardare la seconda inoculazione fino al secondo trimestre".