Covid, terza dose: via libera per fragili e over 60. Le modalità e i numeri

La circolare del ministero della Salute: somministrazioni dopo almeno sei mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazione

Terza dose

Terza dose

Roma, 8 ottobre 2021 - Via libera alla terza dose di vaccino anti-Covid per i fragili di ogni età, e per tutti gli over 60. E si apre così una nuova fase della campagna vaccinale. Lo aveva preannunciato in giornata il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza: "Non si pensa a un richiamo generalizzato, universale, da effettuare su tutta la popolazione", aveva spiegato, ma "l'orientamento in Italia è quello di offrire il richiamo agli over-80, alle persone nelle Rsa e agli operatori sanitari a partire da quelli over-60". E in serata ecco la circolare.

 Alla luce delle ultime deliberazioni di Ema, la terza dose di vaccino, viene specificato, verrà somministrata sempre dopo almeno sei mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazione. E, conclude il ministero, "la strategia di offerta vaccinale a favore di ulteriori gruppi target o della popolazione generale verrà aggiornata sulla base dell'acquisizione di nuove evidenze scientifiche e dell'andamento".

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Terza dose: le categorie

"Tenuto conto dell'approvazione da parte di Ema sulla somministrazione di una dose del vaccino Comirnaty di BioNTech/Pfizer come richiamo di un ciclo vaccinale primario - si legge nella circolare - se ne raccomanda tale utilizzo, progressivamente, a favore delle seguenti categorie: - soggetti over 80; - personale e ospiti dei presidi residenziali per anziani; - esercenti le professioni sanitarie e operatori di interesse sanitario che svolgono le loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, secondo le attuali indicazioni; - persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti di età uguale o maggiore di 18 anni (allegato 2); - soggetti di over 60".

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Le modalità

La dose "booster" del vaccino Comirnaty di BioNTech/Pfizer, specifica il ministero, "può essere utilizzata indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario e va somministrata dopo almeno sei mesi dal completamento dello stesso". Questa decisione, si spiega nella circolare del ministero, "è motivata dal fatto che esse sono caratterizzate da un aumentato rischio di sviluppare forme gravi di Covid-19. Sia le categorie incluse nella precedente circolare che quelle sopra menzionate sono quelle per le quali viene raccomandata anche la vaccinazione anti-influenzale".

La nota conclude specificando che "la strategia di offerta vaccinale a favore di ulteriori gruppi target o della popolazione generale verrà aggiornata sulla base dell'acquisizione di nuove evidenze scientifiche e dell'andamento".

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Quante somministrate finora

Sono 254.828 le persone che nel nostro Paese hanno ricevuto la terza dose del vaccino contro il Covid 19, il 3,37% della popolazione oggetto di dose aggiuntiva/richiamo, secondo quanto si legge nel report del commissario straordinario per l'emergenza sanitaria.

Facendo invece un quadro generale sulle somministrazione anti-Coronavirus, gli italiani che hanno avuto almeno una dose sono 45.636.870, l'84,50% della popolazione over 12, mentre quelli che hanno completato il ciclo vaccinale sono 43.097.628, il 79,80% della popolazione over 12.

Sempre secondo il report, le dosi di vaccino sinora somministrate in Italia sono 85.940.437, l'86,2% del totale di quelle consegnate, pari finora a 99.711.610 (nel dettaglio 71.088.714 Pfizer/BioNTech, 15.235.787 Moderna, 11.543.413 Vaxzevria-AstraZeneca e 1.843.696 Janssen).

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