Vaccino Covid pronto, le siringhe no: corsa in salita per comprare gli aghi

Scatta solo lunedì la gara per l’acquisto dei dispositivi necessari: sono strumenti molto specifici. La Lega pronta a chiedere le dimissioni del commissario Arcuri: "Troppi ritardi negli approvvigionamenti"

Il commissario straordinario Domenico Arcuri (Ansa)

Il commissario straordinario Domenico Arcuri (Ansa)

Vaccino anti-Covid significa siringhe di precisione. Senza quelle è come se non ci fosse perché i vaccini saranno distribuiti in fiale multidose, da 5 a 10 dosi, e per somministrare la dose esatta del farmaco, e non sprecarlo con costi sanitari altissimi, servono le siringhe di precisione. Anche su questo fronte – dopo le mascherine e i dispositivi di protezione personale ma anche i banchi per la scuola – l’Italia rischia di essere in ritardo. Il commissario all’emergenza Domenico Arcuri ha annunciato ieri che lunedì ci sarà la gara per aghi e siringhe auspicando "di essere in possesso delle siringhe prima del vaccino".

Vaccino, Crisanti: "Ionon lo farei". E' bufera

Ma gli altri Paesi europei si sono mossi già da settimane. "Con le siringhe – ha denunciato nei giorni scorsi Fernanda Gellona, direttore generale di Confindustria dispositivi medici – rischiamo di ritrovarci come con le mascherine o i banchi scolastici". La polemica c’è e la Lega ha annunciato la presentazione di un’interrogazione urgente "per capire le motivazioni di questa grave mancanza e dell’ennesimo errore del commissario. Se la notizia dovesse trovare conferma – attaccano i deputati Locatelli e Guidesi - chiederemo le immediate dimissioni di Arcuri e di Conte che lo ha scelto e nominato". Il rischio, spiega il Carroccio, è che "per i gravi ritardi e le incompetenze di questo governo si prolunghino i tempi di superamento della pandemia in Italia" e, inoltre, "i costi sanitari lievitino a dismisura".

Coronavirus, il bollettino del 21 novembre

E dire che nel 2021 arriveranno in Italia ameno 6 o 7 vaccini. Ieri Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell’agenzia europea del Farmaco (Ema) si è detto "ragionevolmente ottimista che per fine gennaio ne avremo già tre con l’autorizzazione e pronti per essere rilasciati. La palla poi passerà alle strutture locali e stati membri per non vanificare la corsa veloce che si è fatta". Intanto Arcuri puntualizza i tempi della vicenda sostenendo che solo "il 17 novembre il ministero della Salute ci ha inviato specifiche tecniche e quantità delle siringhe e degli aghi che dovremo acquistare per rendere certa la somministrazione per il primo e altri vaccini".

Appurato questo "confido che lunedì prossimo riusciremo a bandire la richiesta di offerta per acquistare siringhe, aghi e altri accessori indispensabili a garantire la somministrazione. Sarà un acquisto molto corposo e un po’ articolato: le tipologie di siringhe sono almeno tre e le misure degli aghi almeno sei". Un altro fronte è la catena del freddo per conservare e poi distribuire il vaccino. "Il prodotto esiste, non esiste la capacità produttiva per un mercato che sta già esplodendo – ha spiegato l’amministratore delegato di Desmon, l’azienda di Nusco che produce gli iper congelatori per la conservazione e il trasporto dei vaccini a -70 gradi –. E i Paesi che hanno capito la difficoltà, si stanno già muovendo per accaparrarsi la disponibilità di questi ultra congelatori. Accadrà quello che è già successo per le mascherine e poi per le siringhe".

 

Hai già un abbonamento?
Questo articolo è riservato agli abbonati

Accedi senza limiti a tutti i contenuti di iltelegrafolivorno.it e dei siti collegati.Naviga senza pubblicità!

ABBONAMENTO SETTIMANALE

2,30 € 0,79 € a settimanaper le prime 24 settimane. Addebito ogni 28 giorni.
Nessun vincolo di durata. Disdici quando vuoi
mese
anno