Vaccino Covid seconda dose, Figliuolo: "Flessibilità sulle date dei richiami"

Inoculazioni in vacanza? Le Regioni: "Sia un'eccezione". Il commissario: "Vaccinare i 12-15enni è raccomandato. I genitori abbiano fiducia nei vaccini"

Giovani in fila a un hub vaccinale a Napoli (Ansa)

Giovani in fila a un hub vaccinale a Napoli (Ansa)

Roma, 3 giugno 2021 - La seconda dose di vaccino anti-Covid somministrata in vacanza in una regione diversa da quella di residenza (o da quella dove si è ricevuta la prima dose) "dovrebbe rappresentare un'assoluta eccezione", sottolinea la commissione Salute delle Regioni, inviando una nota al presidente della Conferenza Massimiliano Fedriga in vista della riunione di oggi dedicata proprio al tema del vaccino in vacanza. Dal canto suo il commissario Figliuolo sollecita i governatori perché la campagna vaccinale non rallenti con le vacanze e chiede soluzioni flessibili per le prenotazioni, soprattutto dei giovani: la data per il richiamo potrà essere spostata nel range dei 42 giorni o delle 4-12 settimane.

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Richiamo in vacanza

Mentre per i lavoratori che hanno la necessità (scuola, università, forze dell'ordine e militari) la Commissione evidenzia "gli elementi di fattibilità", per i turisti è bene evitare il richiamo in altre regioni: "Considerando la relativa flessibilità della data della seconda dose - scrivono gli assessori regionali alla Salute - e la possibilità di programmazione che tale elemento offre, la necessità di vaccinazione nella regione presso la quale si trascorrono le ferie dovrebbe rappresentare un'assoluta eccezione".

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La nota differenzia i soggiorni di breve e lunga durata."Proprio tenuto conto della flessibilità di cui trattasi - continua la commissione Salute -, le persone che soggiornano per una breve durata dovrebbero essere automaticamente escluse dalla vaccinazione nei luoghi di soggiorno turistico". Mentre per i soggiorni di più lunga durata sarà possibile "candidarsi alla vaccinazione attraverso le modalità di accesso/prenotazione definite dalle diverse regioni, che potranno organizzare tali vaccinazioni con le modalità che si riterranno più corrette". Le modalità di vaccinazione "potranno evidentemente variare nelle diverse regioni, che potranno organizzare tali vaccinazioni con accesso diretto (es. farmacie e/o punti vaccinali pubblici) o con le modalità che si riterranno più corrette".

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Figliuolo: flessibilità

Ed è proprio sulla flessibilità che è intervenuto il commissario per l'emergenza Covid, Francesco Figliuolo, che ha chiesto di trovare soluzioni sopratutto per i giovani, anche in vista della riapertura degli istutiti scolastici. "Ho appena firmato una lettera per tutte le Regioni - ha spiegato Figliuolo a Elisir su Rai 3 - per dire di trovare delle soluzioni di massima flessibilità per le prenotazioni, sopratutto alle classi più giovani che ora cominceranno a girare per l'Italia". "Oggi - ha proseguito - capita che vado su un sito e mi dice la prima dose il 10 agosto: probabilmente non è la data migliore e in alcune Regioni, se voglio cambiare, devo aspettare che passi il 10 agosto. Dare flessibilità vuol dire invece che già in quella fase, con un numero verde o on line, posso spostare in un giorno intorno. Non posso pretendere di fare il 10 giugno se ho 28 anni, ma magari mi andava bene il 6 di agosto o il 26, nel range dei 42 giorni o delle 4-12 settimane di AstraZeneca". "Penso che questa richiesta verrà accolta - ha dichiarato il commissario -. Lo ritengo fattibile, nei tempi tecnici di adeguamento dei sistemi informatici. La struttura è pronta a dare una mano: non è un errore, si vuole andare avanti".

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Figliuolo ha poi rimarcato dell'importanza della vaccinazione per gli adolescenti: "La vaccinazione della fascia 12-15 è importante ed anche se non è obbligatoria è molto raccomandata. Dico ai genitori di avvicinarsi in maniera totale alla scienza e alla vaccinazione perché servirà molto all'apertura delle scuole. Bisogna mettere in sicurezza i ragazzi ma anche giovanissimi, maturandi, 18enni e 25enni, che sono poi quelli che hanno più contatti sociali, dobbiamo bloccare così le varianti per far sì che a ottobre rimaniamo in sicurezza".

Mentre sulla seconda dose con un vaccino diverso dalla prima, "ci sono studi avanzati sulla seconda dose eterologa - ha spiegato il commissario -, ovvero fare la prima dose con Astrazeneca e la seconda con Pfizer o Moderna" e "sembra che diano un'ottima risposta".

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