Vaccino Covid, crescono le prime dosi. Cts: Omicron? Finora nessuna variante ha resistito

Il Super Green pass spinge i primi shot: +40%. Locatelli: "Dal 23 dicembre potrebbe partire la vaccinazione dei bambini"

L'hub vaccinale di Acea a Roma (Ansa)

L'hub vaccinale di Acea a Roma (Ansa)

Roma, 29 novembre 2021 - In Italia crescono le somministrazioni di prime dosi di vaccino anti Covid sotto la spinta del Super Green pass. L'ultimo dato segna un +40% rispetto alla scorsa settimana: i primi shot inoculati ieri sono stati 28.385, sabato erano stati 28.018 e venerdì 25.607 a fronte della media di poco più di 17mila somministrazioni quotidiane della settimana precedente. Preoccupa anche la variante Omicron, ma il coordinatore Cts e presidente del Css, Franco Locatelli, rassicura: "I vaccinati sono protetti largamente. Ad oggi nessuna delle varianti isolate, la Alfa o la Delta, si è dimostrata resistente all'effetto dei vaccini".

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"Ci sono più di 30 mutazioni della proteina Spike è possibile che si riduca, di poco, l'efficacia rispetto a questa nuova variante, ma servono studi immunologici da condurre in maniera rigorosa - aggiunge Locatelli, intervenendo a 'Buongiorno' su SkyTg24 -. Le prossime due settimane chiariranno la situazione, anche studi epidemiologici". "Fidiamoci della vaccinazione, sia per le prime dosi sia per le dosi booster", insiste Locatelli, sottolineando l'importanza di fare la terza dose "assolutamente necessaria, perché serve sia per ripristinare l'efficacia della protezione immunologica del primo vaccino sia per ridurre la circolazione del Covid".

Per il coordinatore del Cts dirsi "preoccupati per la variante Omicron mi sembra un termine largamente eccessivo". "E molto probabile - dice ancora Locatelli - che la variante Omicron sia più contagiosa, ma da qui a dire che diventi più pericolosa in termini di capacità di provocare malattia grave è da dimostrare". "Anzi, dai dati preliminari che arrivano dal Sudafrica, pur essendo un Paese con popolazione giovane, sembrerebbero andare in direzione opposta. Calma e gesso. E vediamo di studiare bene la situazione, non sottovalutando nulla ma neanche drammatizzando".

Vaccino ai bambini

Intanto mercoledì si dovrebbe riunire la Commissione tecnico scientifica dell'Aifa per avviare l'esame per l'approvazione in Italia del vaccino anti Covid anche per i bambini dai 5 agli 11 anni. Dopo il parere della Cts, che potrebbe comunque non arrivare in giornata, l'Agenzia del Farmaco formalizzera' l'autorizzazione, che ovviamente comprendera' le modalità raccomandate di utilizzo. Quindi si potrà cominciare con le somministrazioni "il 23 di dicembre, poi magari sarà qualche giorno prima o qualche giorno dopo - spiega sempre Locatelli -. Semplicemente perché per quella data saranno disponibili le formulazioni pediatriche, in quanto la dose per la fascia di età 5-11 anni è di un terzo, 10 microgrammi, rispetto alla dose per l'adulto - prosegue  -. Si è proprio voluto evitare il prelievo dalle fiale degli adulti, perché avrebbe creato situazioni in qualche modo aleatorie, per questo si è preferito aspettare la disponibilità di formulazioni pediatriche".