Vaccino Covid e liste di riserva: cosa sappiamo e perché è inutile fare la fila

L'ordinanza firmata da Figliuolo prevede che per ricevere una delle dosi avanzate bisogna rispondere a precisi requisiti

Persone in attesa di ricevere un vaccino

Persone in attesa di ricevere un vaccino

Roma, 19 marzo 2021 . Il piano vaccini rischia di ingolfarsi a causa delle troppe rinunce dell'ultimo minuto. Nell'ultima settimana, con lo scoppio del caso AstraZeneca, tante persone che si erano prenotate per ricevere la prima dose del siero anti Covid hanno disertato l'appuntamento. In molti senza nemmeno premurarsi di avvertire (quello che gli esperti chiamano 'no show'). E come se non bastasse, le parole di Franco Locatelli potrebbero indurre molti ad aspettare. “Chi rifiuterà AstraZeneca – ha detto il coordinatore del Cts – verrà preso in considerazione per un altro vaccino”. In ogni caso, il governo e le Regioni hanno deciso di correre ai ripari, perché sprecare anche una sola dose è un lusso che in questo momento il Paese non può permettersi. Le strategie sono due. La prima è quella dell'overbooking: per sostituire le persone che non si presentano si agisce d'anticipo e per ogni giornata si prendono il 10-15% di appuntamenti in più rispetto a quanti se ne possono fare. L'altra strada è quella di istituire liste di riserva con persone da chiamare all'ultimo minuto per non costringere gli operatori sanitari a buttare delle fiale.

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Le liste di riserva

Ogni Regione procede per suo conto. Non ci sono indicazioni precise che arrivano dal governo, né sui tempi né sulle modalità. Ci sono solo le parole di qualche giorno fa del commissario straordinario all'emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo (“Basta buttare dosi, vaccinare chi passa”) e l'ordinanza conseguente, che tra l'altro hanno generato un po' di confusione. Per ottenere una delle dosi che verrebbero buttate via, infatti, bisogna rispondere a determinati requisiti. È quindi del tutto inutile mettersi a fare la fila davanti a un hub vaccinale, nella speranza che avanzi una fiala.

Lombardia

Nella regione per evitare la dispersione delle dosi, tutti i centri vaccinali hanno creato liste di riserva omogenee. "Non sono previste né ammesse autocandidature", ha sottolineato la Lombardia in una Regione in una nota. Anche perché nei giorni scorsi molti si erano messi in coda davanti agli hub, sperando di ricevere una delle dosi avanzate.

Toscana

La Regione nei prossimi giorni implementerà sul portale web dedicato alla campagna vaccinale la possibilità di inserirsi nelle liste di riserva. Potranno accedere solo le persone appartenenti alle categorie ritenute prioritarie, al momento personale della scuola, delle forze dell'ordine, dei servizi del 118, delle associazioni di volontariato del trasporto sanitario e le persone nate fra il 1941 e il 1944 (quindi gli anziani fra i 77 e gli 80 anni).

Emilia-Romagna

Le Ausl stanno stilando le liste di riserva. Nei giorni scorsi, proprio in seguito alle parole di Figliuolo, molte persone si sono messe in fila davanti ai centri vaccinali. Alcuni volenterosi hanno anche approntato una lista informale, ma ovviamente saranno le autorità sanitarie a decidere chi saranno i 'panchinari' del vaccino.

Le altre regioni

Tutte si stanno attrezzando per fare fronte alle rinunce dell'ultimo minuto. Quasi ovunque le aziende sanitarie locali sono state incaricate di stilare le liste di riserva, seguendo i criteri del piano vaccinale nazionale e la priorità tra le varie categorie, come prevede l'ordinanza firmata da Figliuolo.