Vaccino Coronavirus, Ippolito: "Chi ha già avuto il Covid non dovrà farlo"

Locatelli (Css): "Entro fine estate o inizio autunno completata vaccinazione". Arcuri (commissario straordinario): "Tracceremo iter con Poste ed Eni"

Vaccino anti-Covid (Ansa)

Vaccino anti-Covid (Ansa)

Roma, 3 dicembre 2020 - "Chi ha già avuto il Covid non dovrà vaccinarsi". Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto Spallanzani, fa chiarezza su chi dovrà ricevere o meno il vaccino anti-Coronavirus. "Chi ha sviluppato anticorpi naturali, semmai dovrà controllare il livello di questi anticorpi", ma solo quando "questi dovessero scendere, si può riconsiderare una vaccinazione", evidenzia l'esperto. Per chi, invece, non dovesse rispondere al vaccino, continua Ippolito, allora "può averne un altro". "Non sappiamo quanto dura l'immunità - aggiunge -, è verosimile che le persone potranno usare un vaccino diverso. Non è il primo caso. Abbiamo già avuto esperienze di altri vaccini per cui le persone che non rispondevano a uno o raddoppiavano la dose o usavano un altro vaccino". In generale, "io credo che tutti dovranno fare la doppia dose di vaccino. E chi non risponde avrà di sicuro un altro tipo di vaccino".

Giorgio Palù nuovo presidente dell'Aifa

Covid, il bollettino del 3 dicembre

A fare il punto, invece, sulle tempistiche e sulle dosi, è Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css): "Il 29 dicembre e e 12 gennaio l'Ema si pronuncerà sulla documentazione di Pfizer e Moderna sui vaccini. Questo dovrebbe consentire di avere 3,4 milioni di dosi per vaccinare 1,7 milioni di persone. A metà gennaio è previsto l'inizio delle vaccinazioni e entro fine estate o inizio autunno dovremmo aver completato la somministrazione della più grande campagna di vaccinazione di massa che abbia mai avuto corso nel Paese". E la conferma arriva anche dal Commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri: "A cavallo tra il secondo e il terzo trimestre del prossimo anno saremo potenzialmente in condizione di vaccinare la totalità della popolazione".

Intanto, "stiamo lavorando con Poste Italiane ed Eni alla realizzazione di un sistema informativo assai evoluto - ha spiegato Arcuri - che permetterà di tracciare ogni singola dose di vaccino dal momento in cui arriva nel nostro territorio a quando verrà somministrata". "Il sistema - ha proseguito - sarà anche in grado di attivare processi di prenotazione, somministrazione e rendicontazione dell'avvenuta vaccinazione per ogni cittadino. Informazioni che saranno poi acquisite dal ministero della Salute".

Nel frattempo, a Mosca domani (venerdì) inizierà la vaccinazione di massa col vaccino anti Covid Sputnik. Mentre l'esperto americano Anthony Fauci dice a proposito della Gran Bertagna che ha autorizzato il vaccino Pfizer: "Troppa fretta. Usa più accurati"