Vaccino AstraZeneca: domani in Italia le prime 249.600 dosi

Martedì inizierà la campagna di vaccinazione degli under 55. Arcuri: "Piano vaccinale procede a pieno ritmo. Italia prima in Europa per vaccinati con prima e seconda dose"

Il vaccino AstraZeneca

Il vaccino AstraZeneca

Roma, 5 febbraio 2021 - Arriveranno domani in Italia le prime 249.600 dosi del vaccino anti-Covid di AstraZeneca. Le dosi saranno stoccate nell'hub di Pratica di Mare per poi essere distribuite nei centri di somministrazione delle varie regioni a partire dai giorni successivi. Inizialmente era previsto che le dosi arrivassero in Italia il 15 febbraio. È invece prevista per martedì 9 febbraio, salvo imprevisti, l'inizio della campagna di vaccinazione degli under 55 con le stesse dosi di AstraZeneca.

Arcuri: "Italia prima in Europa per vaccinati"

Il piano vaccinale "funziona a pieno ritmo", dice intanto il commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri, confermando che domani arriveranno le prime dosi del vaccino di Astrazenaca. "Siamo il primo paese europeo per persone vaccinate, con prima e seconda dose - prosegue -. Credo che oggi supereremo il milione di persone vaccinate. Il piano vaccinale procede alla velocità massima compatibile con le dosi a disposizione. Il piano messo a punto con le regioni e le province autonome viaggia a pieno ritmo con il carburante che ha. Nell'ultima settimana la curva è tornata a crescere, con una media di 83 mila somministrazioni al giorno".

"Entro marzo 7 milioni di vaccinati"

Per Arcuri entro marzo "potremmo avvicinarci alla vaccinazione di 7 milioni di italiani". "E' quello che si può fare" - dice - visto che nel primo trimestre l'Italia avrà il 50% delle dosi di vaccino che erano inizialmente previste. "A gennaio abbiamo ricevuto 2,3 milioni di dosi, a febbraio ne avremo, se le previsioni saranno rispettate e noi confidiamo in questo, ne riceveremo 4,2 e a marzo 8,2 milioni - peosegue in commissario straordinario -. In totale avremo nel primo trimestre 14,7 milioni di dosi quando ne avremmo dovute avere 28 milioni".

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In arrivo altri medici e infermieri

Arcuri ricorda poi che nel nostro Paese al momento ci sono 293 punti vaccinali, poi però le "somministrazioni avverranno poi anche in altre strutture, come le residenze per anziani". "E quando tutti gli anziani si saranno vaccinati nei 1.300 punti di somministrazione inizialmente previsti, questi smetteranno di essere utilizzati e se ne aggiungeranno progressivamente altri decisi dalle regioni. A questi si aggiungeranno anche le primule".

."I primi 1.295 medici e infermieri aggiuntivi hanno preso parte alla campagna vaccinale. 865 entreranno in azione a partire dallla prossima settimana. 2.292 infermieri o dottori, quindi, sono o stanno per contribuire alla vaccinazione - prosegue Arcuri -. Si sta realizzando in questi giorni l'accordo con il ministro Speranza con i dottori di medicina generale, ai quali in futuro si aggiungeranno anche i pediatri di libera scelta. Intanto il vaccino di Astrazeneca iniziera' a essere disponibile dalla prossima settimana per categorie considerate prioritarie". 

Produzione di vaccini in Italia

Il commissario straordinario spiega poi che "la discussione sul produrre anche nel nostro Paese vaccini Moderna e Pfizer è in corso". "Nel nostro Paese ci sono comunque le facilities necessarie per far andare in porto questa operazione. Il mio auspicio è quello di riscire a far avere il maggior numero di dosi di vaccino possibili in Italia". E per questo motivo non esclude l'arrivo anche del siero russo Sputnik V o ad altri che si dovessero sottoporre alla valutazione dell'Ema prima e dell'Aifa poi, ricevendone le rispettive autorizzazioni. "Per me quanti piu vaccini sono approvati quante piu' dosi arrivano, tanto piu' saremo in grado di accelerare".

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Arcuri taglia corte sulle polemiche

Arcuri infine taglia corto sulle indiscrezioni che sono circolate intorno al suo nome, indicato come uno di quelli su cui si è consumato lo scontro nella ex maggioranza durante le trattative per il Conte Ter. "Io non penso, lavoro - risponde -. Se ho sentito Draghi? Sta facendo le consultazioni con le forze politiche". A chi gli chiede conto di altre indiscrezioni che indicano in Guido Bertolaso come suo sostituto nel ruolo di commissario, replica: "Non rispondo a questa domanda perché io lavoro, non giudico".