Vaccino anti-Covid ai bambini, si parte il 23 dicembre

Preoccupano i contagi alle elementari. In settimana l’ok Aifa per la fascia 5-11 anni, poi il calendario. La dose è un terzo di quella degli adulti

Bridgitte, 5 anni, stringe la mano di papà Jim mentre riceve la prima dose Pfizer

Bridgitte, 5 anni, stringe la mano di papà Jim mentre riceve la prima dose Pfizer

Vaccinazioni dai 5 anni in poi, si parte. Nel mese di dicembre torna la profilassi anti Covid su vasta scala, abbinata ove possibile all’antinfluenzale. Parte il conto alla rovescia in vista del via libera alle immunizzazioni in età pediatrica. Dopo il semaforo verde da parte delle autorità europee, l’ultima parola spetta all’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), responso atteso questa settimana. Le dosi relative alla fascia di età 5-11 anni sono da 10 microgrammi, un terzo rispetto alla posologia dell’adulto.

"Negli Usa – ha dichiarato Patrizia Popoli, presidente della Commissione tecnico scientifica dell’Aifa – stanno vaccinando i bambini e non ci sono notizie di reazioni avverse gravi. Proporremo la terza dose a tutti quelli che abbiano completato il ciclo vaccinale (dai 18 anni in su, ndr). A seguire sarà la volta dei bambini sopra i 12 anni compiuti". Dall’Agenzia dovrebbe arrivare in questi giorni il calendario delle vaccinazioni in età pediatrica. Le confezioni, secondo quanto ha precisato Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, potrebbero essere consegnate a partire dal 23 dicembre. Contro il dilagare della variante Omicron e per uscire dalla quarta ondata, si riparte dunque alla grande: "Nella sola Lombardia – ha annunciato Guido Bertolaso nella diretta facebook rilanciata dalle pagine social del quotidiano Il Giorno - si punta all’obiettivo di centomila somministrazioni giornaliere".

Per spiegare perché il vaccino anti Covid sia così importante già a partire dai primi anni di vita occorre ricordare che, nelle ultime settimane, si è registrato un sensibile incremento dei contagi tra quanti frequentano le scuole primarie. "Tutti i vaccini – ha avvertito l’immunologo Sergio Abrignani (Università di Milano) durante il question time con Bertolaso – dovrebbero essere resi obbligatori in tutte le fasce di età. Le società di pediatria dicono che il vaccino è sicuro, efficace e lo raccomandano, come tanti altri farmaci e vaccini che diamo ai nostri figli. Sono convinto che le madri sapranno comprendere l’importanza".

Uno studio dell’Agenzia sanitaria della Emilia-Romagna conferma che il rischio di infettarsi e finire in terapia intensiva è 10,9 volte maggiore nei non vaccinati. "L’esperienza – ha dichiarato Umberto Vitali, medico pediatra a Ferrara – ci insegna che i bambini rispondono bene alle vaccinazioni, sono meno reattivi degli adulti. In quarant’anni di professione ho visto solo dei vantaggi dalle vaccinazioni, che hanno debellato polio, pertosse, rosolia, antitetanica... lo stesso mi aspetto dalla profilassi anti Covid in età pediatrica".