Vaccini, da oggi scuola 'vietata' per i bimbi non in regola

I presidi devono applicare la legge: "E' lacerante, non siamo i gendarmi della burocrazia"

Bambini all'asilo, foto generica

Bambini all'asilo, foto generica

Roma, 12 marzo 2018 - Vaccini, è dunque è arrivato il lunedì nero per i no-vax: oggi i genitori ancora sprovvisti della certificazione richiesta (avvenuta vaccinazione o prenotazione all'Asl) potranno vedersi 'restituire' i bimbi, se questi frequentano il nido o la scuola materna. 

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Per quelle regioni in cui non è stata ancora istituita un'anagrafe vaccinale, stamattina "i bambini fino ai 6 anni i cui genitori non avranno presentato la documentazione né delle vaccinazioni fatte, né delle prenotazioni effettuate, dovranno essere esclusi dalla frequenza - dicono all'Associazione nazionale presidi - Questo non vuol dire che saranno espulsi da scuola: saranno riammessi subito dopo essere stati regolarizzati. Questo dice la legge".

E Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi (Anp), spiega: "il dirigente scolastico notificherà ai genitori entro il 20 marzo l'obbligo di mettersi in regola e qualora ciò non dovesse avvenire l'Asl comminerà agli stessi una sanzione amministrativa". Da parte loro i presidi non possono fare altro, si rischierebbe l'omissione di atti di ufficio, ma Giannelli sottolinea: "è chiaro che tutto ciò è assolutamente lacerante. Sono cose che abbiamo già denunciato e ribadisco che noi presidi, insieme alle scuole, non siamo i gendarmi della burocrazia".

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Dopo la promulgazione della legge sull'obbligo vaccinale, è la punta polemica di Giannelli, "si poteva fare di più e meglio. C'è da chiedersi perché in molti territori non sia stato attivato un sistema informativo. La legge risponde a un principio di civiltà perché gli indici di mortalità su alcune patologie erano diventati preoccupanti. Ora però c'è una situazione di confusione e incertezza e questo è inaccettabile. Su certe questioni - conclude il dirigente dell'Anp - i ritardi non sono possibili".

Licia Cianfriglia, responsabile delle relazioni istituzionali dell'Anp, precisa che i piccoli non in regola dovranno essere esclusi dalla frequenza ma "questo non vuol dire che saranno espulsi da scuola: saranno riammessi subito dopo essere stati regolarizzati. Questo dice la legge". E visto che la data del 12 marzo era nota da tempo, "confidiamo che i genitori che non si sono ancora messi in regola domani non portino proprio i bambini a scuola, approfittando della giornata per farlo. Ci sarà una verifica all'ingresso e un controllo delle situazioni, ma certamente i bambini di quell'età non verranno abbandonai a sé stessi. Non siamo gendarmi, abbiamo l'obbligo di organizzare il servizio al meglio".

Il meccanismo sarà più semplice nelle Regioni che hanno adottato l'anagrafe vaccinale: in questo caso le scuole ricevono direttamente dalle Asl la situazione relativa a quanti sono in regola con le vaccinazioni. Dove l'anagrafe vaccinale ancora non c'è, invece, è la scuola a dover raccogliere la documentazione dalle famiglie e questo potrebbe richiedere tempi più lunghi. In ogni caso a partire da domani i dirigenti scolastici avranno tempo fino al 20 marzo per inviare alle famiglie dei bambini non vaccinati la comunicazione formale che le inviti a provvedere alla vaccinazione