Vaccini obbligatori, scuole possono inviare elenchi alle Asl

La decisione dell'Autorità garante per la privacy. Lorenzin: per il 2017-2018, per chi li ha prenotati, basta autocertificazione. Tensioni a Palermo tra genitori e operatori

Vaccini obbligatori, foto di repertorio

Vaccini obbligatori, foto di repertorio

Roma, 1 settembre 2017 - Si avvicina l'inizio della scuola e arriva una semplificazione per la procedura dei vaccini obbligatori. Da oggi le scuole e i servizi educativi per l'infanzia potranno trasmettere gli elenchi degli iscritti alle Asl per consentire la verifica della regolarità vaccinale. A stabilirlo è l'Autorità garante per la privacy che ha adottato un provvedimento urgente per consentire un trattamento dei dati non previsto dalla normativa sui vaccini se non prima del 2019. "Abbiamo ritenuto ora necessario intervenire, nei limiti che ci sono consentiti dalla legge, per semplificare la vita alle famiglie e consentire un più celere flusso di dati", dice il Presidente Antonello Soro. 

"Tale decisione - continua l'autorità - risponde alla richiesta dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana e di numerose altre amministrazioni su scala nazionale che hanno manifestato l'intenzione di effettuare uno scambio automatico di dati sulla regolarità vaccinale - anche in assenza di una specifica norma che lo consentisse - al fine di favorire il rispetto degli obblighi vaccinali nei termini previsti dalla legge".

In più, solo per l'anno scolastico 2017/2018, "in alternativa alla presentazione della copia della formale richiesta di vaccinazione si potrà autocertificare di aver richiesto alla Asl di effettuare le vaccinazioni non ancora somministrate", secondo quanto previsto dalla circolare predisposta dai ministeri della Salute e dell'Istruzione per agevolare scuole e famiglie. Dunque, per iscrivere i propri figli a scuola basta la copia di una richiesta di prenotazione dei vaccini, per dimostrare la volontà di adempiere all'obbligo vaccinale. Lo ha precisato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, intervenendo a Sky tg24. Replicando ai dubbi espressi dalla Regione Lombardia, Lorenzin ha chiarito: "Qual è la documentazione idonea da presentare? Certo, il libretto vaccinale o la prenotazione, ma se non si riesce ad accedere neanche alla prenotazione, bastano la telefonata al Cup o una mail o una raccomandata con avviso di ricevimento alla Asl. E' praticamente impossibile non dimostrare la volontà del genitore di voler vaccinare il figlio". 

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GLI ELENCHI - Le scuole - sia quelli pubbliche, sia quelle private - e i servizi educativi per l'infanzia possono trasmettere l'elenco degli iscritti alle aziende sanitarie territorialmente competenti. Tali elenchi potranno essere usati per l'attività di verifica delle singole posizioni e per l'avvio delle procedure previste (ad esempio la convocazione dei genitori), nonché per la pianificazione delle attività necessarie a mettere a disposizione dei genitori la documentazione prevista dal decreto. Il Garante ricorda che le aziende sanitarie, di propria iniziativa, al fine di semplificare le procedure, possono già inviare alle famiglie i certificati o altre attestazioni vaccinali per consegnarli alle scuole, senza dover aspettare che siano i genitori stessi a richiederli, nonché inviare altre comunicazioni relative agli obblighi vaccinali, anche a seguito di accordi con gli istituti scolastici.

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"DISPONIBILI A ULTERIORI COLLABORAZIONI" - Il garante spiega inoltre che si tratta di un provvedimento "per semplificare la vita alle famiglie e consentire un più celere flusso di dati". E si augura, spiega, che "ristabilisca chiarezza e limiti i possibili rischi legati a uno scambio dati effettuato in assenza di una regolamentazione omogenea su tutto il territorio". Il garante chiarisce inoltre: "Con il nostro provvedimento è ora consentita la trasmissione dei registri degli iscritti dalle scuole alle Asl. Al momento, invece, manca un'adeguata base regolamentare che consenta il flusso inverso, ovvero la trasmissione di dati sensibili dalle Asl alle scuole. Resta naturalmente ferma la nostra disponibilità a esaminare ogni soluzione normativa che possa eventualmente introdurre ulteriori semplificazioni".

TENSIONI A PALERMO - Hanno minacciato gli operatori con un bastone, per poi scagliarlo violentemente sui vetri della porta d'accesso all'ambulatorio dove gli impiegati si erano rifugiati. Momenti di tensione, poco prima delle 14, al Centro vaccinazioni "Guadagna" di Palermo. Alcuni genitori hanno inveito contro gli operatori pretendendo la somministrazione del vaccino ai propri figli oltre l'orario di chiusura al pubblico. La situazione è tornata sotto controllo solo dopo che ai genitori è stato assicurato che è possibile l'iscrizione scolastica anche solo prenotando la vaccinazione.