Sabato 20 Aprile 2024

Roma, Raggi a Lorenzin: "Bimbi non vaccinati restino a scuola"

Strappo della sindaca sui vaccini dopo che l'Assemblea capitolina ha votato una mozione per nidi e materne. "Rispettare la continuità educativa". Ira del Pd: "Decisione irresponsabile e pericolosa"

Virginia Raggi, sindaco di Roma (LaPresse)

Virginia Raggi, sindaco di Roma (LaPresse)

Roma, 1 febbraio 2018 - I bambini devono poter frequentare asilo e scuola materna anche senza vaccino. E' quanto, in sintesi, scrive la sindaca Virginia Raggi in una lettera indirizzata al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, al ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli, al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e al presidente dell'Anci Antonio Decaro: nel testo la sindaca di Roma informa che l'Assemblea Capitolina ha approvato all'unanimità una mozione che afferma la necessità di rispettare la continuità didattica ed educativa di tutti gli alunni regolarmente iscritti all'asilo nido e alla scuola dell'infanzia (fascia 0-6 anni) anche se non ancora vaccinati e che impegna impegna la sindaca Raggi a porre in essere tutte le necessarie attività istituzionali nei confronti di Governo, Regione, Anci e degli altri enti competenti "al fine di chiarire che i bambini e le bambine ancora non vaccinati ma regolarmente iscritti non siano allontanati dalle strutture educative e scolastiche, nel rispetto della normativa vigente".

L'Assemblea - si legge nella lettera - "ha ritenuto la mancata vaccinazione non ostativa al prosieguo e alla continuità dell'attività e del percorso educativo considerando quest'ultimo (stesso insegnante, stesso contesto educativo, stessa aula, stessa rete di relazioni socio-affettive) una condizione psicodidattica da garantire a tutti in totale certezza ed assoluta equità". Nella missiva la Raggi critica la normativa voluta dalla ministra Lorenzin che prevede l'obbligatorietà di 10 vaccini: la legge "condanna con una multa i genitori dei bambini non vaccinati, in proporzione all'entità della mancanza, ma, almeno nella scuola dell'obbligo e a differenza della scuola dell'infanzia, non obbliga all'allontanamento del loro bambino". Per la sindaca sembra che non sia "il contagio la preoccupazione principale del legislatore, quanto piuttosto la sanzione amministrativa da comminare ai genitori colpevoli di omissione. Ma se è così, appare ancor più cogente la necessità di rispettare la continuità didattica ed educativa per tutti i bambini, se è proprio la legge per prima a spostare l'attenzione sulla sanzione invece che sul possibile esito contagioso".

La linearità di percorso di un bisogno educativo - sostiene la sindaca - "non si può negare per alcun motivo plausibile". Al contrario bisogna garantire  "a tutti i bambini, a partire da quelli tra 0 e 6 anni, di giungere alla conclusione dell'anno educativo e scolastico 2017/2018 senza interruzioni di sorta". 

PD CONTRO LA RAGGI - Nel voto di martedì scorso in Campidoglio si sono espressi a favore della mozione grillina anche gli altri gruppi di opposizione, tra cui Pd e FdI, dopo alcune modifiche concordate apportate al testo. Ma dal Partito democratico arriva subito una precisazione. "La Raggi sta strumentalizzando la volontà espressa dall'Assemblea Capitolina giocando sulla pelle dei bambini - recita una nota del gruppo capitolino dem -. In aula è stata votata una mozione, modificata rispetto al testo originario, per chiarire che non verranno allontanati da nidi e materne i bambini che hanno un piano dei vaccini concordato con le ASL anche se non ultimato entro il 10 marzo nel rispetto della legge. L'Aula ha pensato ai più piccoli e al contempo a ribadire la necessità del rispetto della legge. È inaccettabile che la sindaca per la campagna elettorale crei allarmismo e pensi solo alle strumentalizzazioni calpestando i diritti dei bambini". 

 "La sindaca Raggi è senza vergogna e gioca con la salute dei bambini. Dietro la scusa della continuità didattica strizza l'occhio alla comunità no vax, dando copertura istituzionale alle loro posizioni". E' il parere di Luciano Nobili, responsabile Aree metropolitane del Pd, che definisce la decisione del Campidoglio "irresponsabile e pericolosa". La verità - continua - è che i 5 stelle sono contro i vaccini e cercano solo una maniera per aggirare la legge". 

I TERMINI DI LEGGE - Il 10 marzo è il termine ultimo per presentare alle scuole le certificazioni che attestano l'avvenuta vaccinazione dei bambini per i dieci vaccini obbligatori previsti dalla legge.