Vaccino AstraZeneca e Johnson&Johnson, Figliuolo: "Agli under 60? Dopo over 80 e 70"

Secondo il generale commissario per l'emergenza Covid "se non impieghiamo tutti i vaccini il ritmo della campagna non raggiunge gli obiettivi nei tempi prefigurati"

Francesco Paolo Figliuolo (Ansa)

Francesco Paolo Figliuolo (Ansa)

Roma, 3 maggio 2021 - AstraZeneca e Johnson&Johnson anche agli under 60 per non rallenare con le vaccinazioni. Ne ha parlato il commissario all'emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, inaugurando il nuovo hub vaccinale di Ostia ("Un altro esempio di bella Italia") assieme al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e presenti anche il capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il presidente della Federazione italiana nuoto, Paolo Barelli. Secondo Figliuolo "se non impieghiamo tutti i vaccini il ritmo della campagna non raggiunge gli obiettivi nei tempi prefigurati". Per questo l'idea di estendere anche ad età più basse l'utilizzo dei sieri a 'vettore virale', visti "gli effetti collaterali infinitesimali".

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L'esortazione arriva in vista della campagna di massa, che è programmata sull'utilizzo di tutti e quattro i tipi di siero e non solo sugli approvvigionamenti di quelli di tipo 'Rnma' (Pfizer e Moderna). L'obiettivo di Figliuolo è "una raccomandazione di auspicio per la classe inferiore ai sessanta anni: questo si sta pensando - ha spiegato - dopo le interlocuzioni che ho avuto con il Cts dell'Aifa, il Consiglio Superiore Sanità e l'Iss. È un discorso che gli scienziati stanno valutando anche sulla base degli studi più avanzati che ci sono in Gran Bretagna, dove hanno finora utilizzato 21 milioni di vaccini Astrazeneca".

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A fine maggio in Italia potrebbe invece partire la chiamata all'immunizzazone per tutte le altre classi di età indistintamente, fermo restando che l'appello del generale venga colto in pieno da tutte le Regioni. "Prima gli over 80, poi le classi di cittadini tra i 79 e i 70 anni, infine gli over 65. Quindi non disperdiamo le dosi in altri rivoli", ha insistito Figliuolo, annunciando che "a brevissimo" saranno vaccinati anche "gli atleti pronti ad andare alle olimpiadi". Un messaggio che in parte asseconda la richiesta del presidente della Federazione italiana nuoto, Paolo Barelli, per il quale è "un grave problema" non aver ancora immunizzato quegli sportivi professionisti.

Restano sul tavolo una serie di "idee da valutare", di cui però non c'è ancora nulla di programmato in concreto: dal coinvolgimento di testimonial e influencer per sensibilizzare i giovani fino all'ipotesi di creare punti di somministrazione anche nei centri balneari. A tendere il braccio, forse a giugno, potrebbero essere presto anche i ragazzi più piccoli: l'agenzia europea del farmaco ha ufficialmente iniziato a valutare l'uso del vaccino di Pfizer-BioNTech per la fascia d'età tra i 12 ed i 15.

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Chiedono "tempistiche certe" anche le aziende, dove in Lombardia il presidente di Confindustria locale spiega che oltre 1400 imprese lombarde si sono già messe a disposizione per effettuare nelle fabbriche le inoculazioni ai propri dipendenti.

Le Regioni intanto corrono su marce e binari diversi: il Lazio ha annunciato che questo mese registrerà 50mila vaccinazioni al giorno, consegnando ai medici di base 50mila dosi per soddisfare le richieste, così come in queste ore potranno fissare un appuntamento anche le persone tra i 57 e i 56 anni. La Toscana, invece, a breve aprirà le prenotazioni nella fascia tra i 65 e i 69.

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Gli esperti promuovono Figliuolo

La campagna vaccinale condotta dal commissario Francesco Paolo Figliuolo trova il plauso degli esperti italiani sentiti dall'agenzia Agi. Da Galli a Bassetti è opinione che il generale sta facendo il massimo per immunizzare più italiani possibile nel minor tempo a disposizione. Unico aspetto da migliorare: i quantitativi delle forniture che potrebbero essere maggiori.

 "Da quel che vedo in Lombardia mi pare proprio che la campagna vaccinale sia partita", afferma Massimo Galli, direttore Malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano. Il direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'Azienda ospedaliera di Padova, Andrea Crisanti: "la campagna vaccinale sta procedendo a un ritmo notevole".

Per Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università degli studi di Milano, "con la campagna vaccinale stiamo andando al trotto e potremmo andare anche al galoppo, se ci fossero dosi a sufficienza". 

Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell'Ospedale San Martino di Genova: "Ha preso un bel ritmo", a questo punto che si può puntare a "raggiungere l'immunità di popolo anche a fine agosto anzichè il 23 settembre, come da calendario". 

Antonella Viola, direttrice scientifica dell'Istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza e docente di Patologia all'Università: "La strategia messa in campo dal Figliuolo e dall'esercito sta funzionando molto bene"