Giovedì 18 Aprile 2024

Vaccini gratuiti: ecco quando e come I primi a medici, anziani e insegnanti

Il ministro: sarà la più grande campagna della storia. Per ora niente obbligo. Dosi sufficienti per tutta la popolazione "L’acquisto è centralizzato, in campo 20mila persone. Il cuore dell’immunizzazione tra la prossima primavera e l’estate"

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di Alessandro Farruggia

MA

"Si vede finalmente la luce in fondo al tunnel", dice il ministro della Salute Roberto Speranza al Senato presentando il piano vaccinale anti Covid- 19. L’immunizzazione, "un piano imponente", sarà gratuita per tutti e, almeno per adesso, non obbligatoria. L’Italia ha prenotato, tramite la Ue, oltre 202 milioni di dosi, da sei diversi produttori: AstraZeneca (40,3 milioni), Johnson&Johnson (53,8 milioni), Sanofi (40,3 milioni), PfizerBNT (26,9 milioni), CureVac (30,2 milioni), Moderna (10,7 milioni). "È una dotazione sufficIentemente ampia – ha detto – per vaccinare tutta la popolazione e conservare delle scorte di sicurezza considerando che ancora non sappiamo se tutti i vaccini saranno approvati, non sappiamo quanto durerà l’immunizzazione e che probabilmente saranno necessarie due dosi per ogni vaccinazione".

"Le prime quantità – avverte il ministro – arriveranno a fine gennaio e gradualmente si arriverà a una vaccinazione più larga, con i momenti fondamentali in primavera e in estate". Nel calendario di Speranza "ci sono due date segnate in rosso: il 29 dicembre e il 12 gennaio, nelle quali sono attese le validazioni rispettivamente per il vaccino Pfizer-BioNTech e Moderna". Entro fine marzo dovranno fornire all’Italia, da contratto, rispettivamente 8 milioni e 749mila dosi (su 26 milioni di dosi Pfizer totali) e 1 milione e 346mila dosi (su 10,7 milioni di dosi Moderna totali).

Entro fine marzo gli immunizzati in Italia potranno essere quindi – a meno dell’approvazione di altri vaccini – 5 milioni e 47mila, ai quali seguirà una più significativa distribuzione di dosi nel secondo e terzo trimestre, per completare la campagna vaccinale entro la fine del 2021. "La scelta più delicata – ha sottolineato Speranza – è quella relativa alle categorie da vaccinare". "La valutazione del governo – ha annunciato – è quella di partire dalle categorie più a rischio e più di frontiera. La prima è quella degli operatori sanitari e socio-sanitari, che lavorano in prima linea e hanno un rischio più elevato di infezione da Covid-19 e di trasmetterla anche a pazienti vulnerabili; la seconda categoria è quella di residenti e personale dei presidi residenziali per anziani; la terza sono tutte le persone in età avanzata, un’altra priorità assoluta per la vaccinazione".

Con l’aumento delle dosi disponibili si passerà ad altre categorie di popolazione "tra le quali quelle appartenenti ai servizi essenziali, innanzitutto gli insegnanti e il personale scolastico, le forze dell’ordine, il personale delle carceri e dei luoghi di comunità, le persone con comorbilità croniche". L’acquisto del vaccini sarà centralizzato. Per quelli con catena del freddo standard si distribuirà, coinvolgendo anche le forze armate, attraverso un sito nazionale e una serie di siti territoriali. I vaccini che necessitano una catena del freddo estrema verranno consegnati invece direttamente dall’azienda produttrice a 300 punti vaccinali. Il personale delle unità vaccinali ammonterà a 20mila persone e parteciperanno alla campagna anche migliaia di giovani laureati in medicina. Con l’ampliarsi della campagna saranno coinvolti anche ambulatori vaccinali, medici di famiglia, sanità militare.

Sull’obbligatorietà, il ministro è stato cauto: "Al momento non è intenzione del governo disporre l’obbligatorietà della vaccinazione. Nel corso della campagna valuteremo il tasso di adesione dei cittadini. Il nostro obiettivo è senza dubbio raggiungere al più presto l’immunità di gregge". Per arrivarci l’obiettivo è vaccinare il 70% della popolazione, ossia 42 milioni di italiani