Vaccini Covid aggiornati per terze e quarte dosi. "Priorità se passati più di 6 mesi"

Circolare del ministero della Sanità. Il sottosegretario Sileri: "Saranno disponibili da metà settembre e verranno utilizzati solo per i richiami"

Un'operatrice sanitaria inocula il vaccino anti Covid (Ansa)

Un'operatrice sanitaria inocula il vaccino anti Covid (Ansa)

Roma, 7 settembre 2022 - La somministrazione dei vaccini anti Covid bivalenti (cioè aggiornati contro la variante Omicron BA.1) è raccomandata in via prioritaria a quanti sono ancora in attesa del secondo booster (quarta dose). Lo sottolinea una circolare del ministero della Salute, spiegando quali sono le categorie: over 60 e fragili, operatori sanitari, operatori e ospiti delle Rsa, donne in gravidanza. A loro si aggiungono tutte le persone di età uguale o superiore a 12 anni ancora in attesa di ricevere la prima dose di richiamo, "indipendentemente dal vaccino utilizzato per il completamento del ciclo primario, con le tempistiche già previste per la stessa". 

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In serata, poi, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha chiarito che per i vaccini bivalenti a mRna di Pfizer e Moderna "verrà data priorità a coloro che hanno effettuato l'ultimo richiamo da più di 6 mesi, quindi a chi l'ha fatto da 6 a 4 mesi fa, mentre coloro che hanno già effettuato una quarta dose da meno di quattro mesi non dovranno sottoporsi a una ulteriore vaccinazione con i vaccini aggiornati". I nuovi vaccini - ha detto l'esponente del governo nella trasmissione Timeline di Sky TG24 - "saranno disponibili da metà settembre" e "verranno utilizzati solo per i richiami, per la popolazione sopra i 60 anni d'età e per tutti i soggetti over 12 con comorbidità o fragilità particolari". 

Per il sottosegretario "avere ulteriori vaccini aggiornati migliorativi rispetto ai precedenti è un'arma in più, ma i vaccini attualmente disponibili sono efficaci contro le varianti in circolazione e proteggono la popolazione". In futuro, ha aggiunto, ogni anno si potranno avere "vaccini aggiornati alle nuove varianti circolanti, come accade per l'influenza".