Vaccini Covid, Pfizer: all'Europa 75 milioni di dosi in più. Ue: 70% immunizzati in estate

Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Intanto arriva l'ok al colosso farmaceutico per produrre l'anti Covid di un'altra azienda biotech tedesca. ECDC, il nuovo strumento di tracciamento immunizzazioni Ue Stato per Stato. Germania: vaccino per tutti entro il terzo trimestre

Un'infermiera prepara una dose di vaccino Pfizer (Ansa)

Un'infermiera prepara una dose di vaccino Pfizer (Ansa)

Roma, 1 febbario 2021 - Mentre c'è attesa per l'incontro di oggi tra governo e Regioni per rimodulare il piano vaccini per via dei ritardi della produzione, e dopo l'approvazione da parte dell'Aifa del farmaco di AstraZeneca, più adatto agli under 55, la Pfizer-BioNTech assicura alla Ue ulteriori 75 milioni di dosi del suo vaccino per il secondo trimestre di quest'anno. Inoltre nella corsa alla produzione dei vaccini è entrato in gioco anche il colosso farmaceutico Bayer, che produrrà il vaccino della CureVac, un'azienda biotech tedesca. 

Approfondisci:

Covid, bollettino dell'1 febbraio. Dati Coronavirus Italia e regioni

Covid, bollettino dell'1 febbraio. Dati Coronavirus Italia e regioni

Vaccino Pfizer, altre 75 milioni di dosi per la Ue  

"Lavoriamo con le aziende farmaceutiche per assicurare che i vaccini vengano consegnati agli europei. Pfizer-Biontech consegnerà 75 milioni di dosi in più nel secondo trimestre dell'anno e fino ad un totale di 600 milioni di dosi nel 2021", è l'annuncio fatto dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter. L'azienda farmaceutica statunitense Pfizer e il suo partner tedesco BioNTech inoltre intendono aumentare le consegne a partire dalla settimana del 15 febbraio rispettando così la quantità di dosi per cui si è impegnata nel primo trimestre. Una buona notizia per la Ue che nel lancio delle campagne vaccinali ha registrato rallentamenti a causa dei problemi di produzione registrati anche da BioNTech-Pfizer, ma soprattutto dal gruppo farmaceutico anglo-svedese AstraZeneca. A oggi, nel tentativo di far fronte alle preoccupazioni sull'approvvigionamento, la Commissione europea ha adottato venerdì nuove misure che potrebbero limitare l'esportazione di vaccini per il Covid-19 al di fuori dell'Ue. 

La Bayer produrrà il vaccino CureVac dal 2022

Nella produzione di vaccini, che sta presentando limiti in questi giorni, scende in campo anche la multinazionale farmaceutica tedesca Bayer: produrrà il vaccino anti Covid messo a punto dai connazionali di CureVac, a partire dal 2022. La Bayer, che aveva annunciato lo scorso 7 gennaio l'inizio della partnership con l'azienda biotech tedesca, ha l'obiettivo di raggiungere una produzione di 160 milioni di dosi proprio nel 2022. "Sono felice di annunciare che abbiamo i requisiti necessari per produrre il vaccino mRNA di CureVac", ha affermato Stefan Oelrich, presidente della divisione farmaceutica della Bayer. Conferma è arrivata anche dal ceo della CureVac, Franz-Werner Haas, in conferenza stampa con il ministro Jens Spahn.

​Dosi per 70% immunizzati in estate

Nel secondo trimestre "arriveranno abbastanza dosi in Ue per raggiungere il 70% di immunizzati entro l'estate, come da obiettivo", riferisce Sandra Gallina, direttrice della direzione Salute della Commissione europea. Sono attese trecento milioni di dosi che si sommeranno ai cento milioni del primo trimestre. In totale si potranno immunizzare quindi 200 milioni di europei.  Inoltre, a contribuire all'aumento di dosi nel secondo trimestre, saranno i due nuovi contratti che saranno siglati con Novavax e Valneva e l'aumento della capacità produttiva di BioNTech che "avvierà presto altri due impianti di produzione in Germania e uno in più in Austria", ha spiegato Gallina. Da un nuovo contratto "sono attese 75 milioni di dosi in più nel primo trimestre", ha annunciato l'alta funzionaria dell'Ue senza specificare di quale azienda farmaceutica. 

Germania: vaccino a tutti entro il terzo trimestre

Angela Merkel assicura i tedeschi: "Entro la fine del terzo trimestre potremo offrire un vaccino a tutta la popolazione". La cancelliera ha sottolineato che potrebbero esserci però anche degli imprevisti.

image
image

Boccia: Italia prima in Ue per vaccinazioni

 "In questo momento in Italia sono state somministrate 2 milioni di dosi di vaccino, con oltre 620.000 vaccinati definitivi che hanno fatto già il richiamo; siamo il primo Paese in Europa, la Germania ha circa 400.000 vaccinati definitivi. Ovviamente questi sono i primissimi numeri, è solo un punto di partenza ma dà il senso che, a vaccini disponibili, il nostro Paese ha fatto tutto quello che era possibile; è evidente, però, che quando c'è un programma europeo così ampio i numeri devono essere rigorosamente rispettati dalle aziende produttrici che hanno sottoscritto i contratti con la Commissione europea", lo ha sottolineato il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, a Radio Immagina del Partito democratico.

Bollettino Covid Italia del 31 gennaio

 

ECDC: Tracciamento immunizzazioni Ue Stato per Stato

Dal nuovo strumento "traccia-vaccini" del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc), emerge cge l'Italia ha ricevuto un totale di oltre 1,8 milioni di dosi di vaccino via Ue, di queste 1,4 milioni sono state somministrate. L'Italia è prima per dosi distribuite, ma mancano i dati della Francia, e anche alcuni parametri della Germania, Finlandia e altri. Le dosi distribuite in Italia per cento abitanti sono 3,6 (5,4 Olanda; 6,1 Danimarca; fino a 11,8 in Irlanda). Il 2,5% di italiani ha avuto la prima dose, il 2,6% di tedeschi, l'11,5% di irlandesi. 

Dal nuovo strumento "traccia-vaccini" del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc), emerge cge l'Italia ha ricevuto un totale di oltre 1,8 milioni di dosi di vaccino via Ue, di queste 1,4 milioni sono state somministrate. L'Italia è prima per dosi distribuite, ma mancano i dati della Francia, e anche alcuni parametri della Germania, Finlandia e altri. Le dosi distribuite in Italia per cento abitanti sono 3,6 (5,4 Olanda; 6,1 Danimarca; fino a 11,8 in Irlanda). Il 2,5% di italiani ha avuto la prima dose, il 2,6% di tedeschi, l'11,5% di irlandesi. 

image
image