Martedì 23 Aprile 2024

Vaccini agli alberi, la pineta è salva Quel set (naturale) amato da Fellini

Il regista girò nell’area verde di Fregene “Lo sceicco bianco“. Le piante sono tornate a germogliare. Il sindaco: "Fatte 6mila iniezioni da ottobre contro il parassita Cocciniglia, ma i rischi non sono finiti"

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FREGENE (Roma)

"Salva" la pineta di Fregene cara al leggendario regista Federico Fellini, dove vi ambientò alcuni suoi film, tra cui ’Lo sceicco bianco’. Grazie a 6mila "vaccini" inoculati nei pini da ottobre scorso, è stata infatti debellata la Cocciniglia, il parassita killer di origine canadese, che ha aggredito anche la pineta monumentale di Fregene, in provincia di Fiumicino, provocando nei mesi scorsi la morte e l’annerimento di diverse alberature. Ad annunciarlo è il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino. "In questi giorni i nostri tecnici hanno effettuato un nuovo sopralluogo nella Pineta Monumentale di Fregene e il risultato è una bellissima notizia: non c’è più nessuna pianta con la cocciniglia. Il parassita è stato debellato in tutte le piante", spiega Montino.

"I 1.500 alberi della Pineta Monumentale ora stanno bene e hanno ricominciato a germogliare", aggiunge il vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca. A ognuno dei pini secolari sono state somministrate tre iniezioni della molecola autorizzata dal ministero e dalla Regione per il trattamento contro la cocciniglia. In alcuni casi, anche quattro per un totale di circa 6mila somministrazioni. "Il trattamento si è rivelato efficace e la parte nera che ancora si vede sugli alberi è precedente al nostro intervento – prosegue il sindaco –. I tecnici hanno verificato che né in zona A né in zona B ci sono più parassiti sulle piante". "Ora occorrerà continuare il monitoraggio – conclude il vice sindaco – perché la cocciniglia è comunque presente nell’ambiente circostante, anche se i nostri interventi non si sono limitati alla pineta di Fregene, ma hanno riguardato altri alberi come quelli di via Castel San Giorgio. Dobbiamo, però, evitare a ogni costo un nuovo attacco. Per questa ragione stiamo pensando a un trattamento preventivo che potrebbe essere fatto in autunno, trascorso un anno dal primo, come previsto dalla legge". Anche nei parchi cittadini di Fiumicino il trattamento è stato ultimato e ha dato ottimi risultati. Rimane ancora in vigore l’ordinanza che impone a tutti i proprietari di pini di sottoporre le loro piante allo stesso trattamento per debellare la cocciniglia da tutto il territorio.

La pineta riporta alla mente il caso dei cipressi di Bolgheri – nel viale reso immortale dalla poesia ’Davanti San Guido’ di Giosué Carducci –, dove è di nuovo allarme. Su 2.400 sono circa 400 quelli di nuovo malati, e una trentina rischiano di essere abbattuti. Come è già successo nel 2018 quando la Provincia di Livorno stanziò oltre 134mila euro per rimuovere 40 cipressi malati e curarne altri 300 del viale che, tra le colline e il mare, colpisce il visitatore per il suo "effetto prospettico avvolgente e per un’atmosfera che suggestiona e incanta", come si poteva leggere nella relazione di accompagnamento alla delibera della provincia di Livorno. Il fungo patogeno Seiridium cardinale, che causa il "cancro" della corteccia del cipresso, approdato in Italia negli anni 50, pare per via del legno malato delle casse di munizioni della seconda guerra mondiale, è tornato a colpire.

E negli ultimi anni è scoppiato anche il caso della Xylella fastidiosa in Puglia. "Con gli 11 nuovi rapporti di prova del secondo monitoraggio è stata conclamata la presenza della Xylella fastidiosa su altri 34 ulivi, con la conta definitiva delle piante infette del monitoraggio 2021 con oltre 3mila ulivi malati – afferma Coldiretti Puglia – con gli ulivi infetti ritrovati in gran parte in zona cuscinetto, di cui 22 a Monopoli e 5 a Polignano, oltre a 7 in agro di Fasano da aggiungersi ai 13 del primo monitoraggio, quando dal 2022 non si monitora più la zona ex contenimento".

Marco Principini