Giovedì 18 Aprile 2024

Vaccinati senza limiti, Natale libero E ora il governo punta sui bambini

Draghi: difendiamo la normalità. Il decreto vale dal 6 dicembre al 15 gennaio. A fine anno iniezioni agli under 12

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di Antonella Coppari

Operazione Natale. Sembra il titolo del prossimo cinepanettone, è l’obiettivo della stretta sui No vax del governo. Il semplice tampone, anche in zona bianca, basterà solo per andare al lavoro o sui mezzi pubblici. "Abbiamo preso nuove misure per evitare rischi e mantenere la normalità faticosamente raggiunta", spiega Mario Draghi al termine del consiglio dei ministri in cui è stato approvato il decreto che introduce il Super Green pass. Ovvero il certificato verde valido solo per immunizzati e guariti dal Covid, che consente di frequentare tutte le attività sociali, ricreative e culturali.

Linea dura, dunque, con gli irriducibili anti-farmaco ma solo per il periodo delle feste: dal 6 dicembre al 15 gennaio. Poi si vedrà. Ma la scelta del governo è netta: spingere la campagna, allargandola appena sarà possibile ai più piccoli. Nelle prossime ore l’Ema darà l’ok alla vaccinazione dei bambini dai 5 ai 11 anni, quindi si esprimerà l’Aifa e poi bisognerà aspettare la consegna da Pfizer delle dosi pediatriche: non si parte prima della terza decade di dicembre. Esclusa al momento l’ipotesi di obbligo e di Green pass, anche se il presidente dell’Aifa, Giorgio Palù avverte: "La valutazione verrà fatta progressivamente, ponderata con rischi e benefici". In questo quadro, il premier racconta di aver fatto la terza dose, assicurando che l’intento non è "criminalizzare" chi non si vaccina, bensì "convincerlo: il successo delle misure prese è il modo migliore per farlo". Giura di non aver dovuto persuadere Salvini – gira voce di una telefonata tra i due – ma c’è stata tensione con Lega. Per lanciare un segnale teso a escludere le zone bianche dal nuovo regolamento, Giorgetti diserta la cabina di regia: al suo posto va il sottosegretario Federico Freni. In consiglio dei ministri, come concordato con il leader leghista, il titolare dello Sviluppo insiste che il governatori vogliono il Super Green pass dalla zona gialla, ma viene zittito dalla collega Gelmini: "Sono stati loro a chiedere la stretta". L’ala più dura accarezza l’idea di astenersi ma – grazie anche alle pressioni dei presidenti di Regione – tutto fila liscio. Il governo vota all’unanimità il decreto e Draghi esulta: "Per abbassare le tensioni sociali l’esecutivo deve essere compatto, quando è diviso chi protesta si sente legittimato".

Il giro di vite, però, c’è ed è anche drastico. Riguarda ad esempio l’obbligo di vaccinarsi che viene esteso dal 15 dicembre a personale amministrativo sanità, docenti e personale amministrativo della scuola, militari, forze di polizia, soccorso pubblico. La validità del Green pass diminuisce da 12 a nove mesi, sforbiciata meno secca di quanto si prevedesse alla vigilia, in compenso sarà necessario il passaporto ordinario per gli alberghi, per gli spogliatoi sportivi e soprattutto per l’intero sistema dei trasporti regionali e locale. Per implementare la norma ci vogliono i controlli e sin qui se ne sono visti ben pochi. A porre il problema è Draghi che affida alla ministra Lamorgese il compito di costituire un sistema di sorveglianza integrato composto da tutte le forze di polizia.

Di fatto, con il decreto di ieri scompare o quasi il sistema delle zone colorate. Resta l’obbligo di mascherina all’aperto dalla fascia gialla, ma per il resto i vaccinati non avranno quasi restrizioni anche nelle zone arancioni. Il decreto da un lato stringe, dall’altro allarga. Più che ispirato alla necessità di costringere a vaccinarsi mira alla profilassi soprattutto nella fase critica delle feste natalizie e a garantire che tutto resti aperto anche nel caso di aggravarsi del quadro sanitario. Non a caso per la prima volta Draghi fa balenare la possibilità di non chiedere il rinnovo dello stato di emergenza: "A noi interessa prolungare l’emergenza o avere a disposizione la struttura di mobilitazione che ci ha permesso di affrontare l’epidemia?". Domanda retorica: l’ammette lui stesso.