Vaccini Italia, cosa prevedono le nuove linee guida di Figliuolo

In vista di eventuali ulteriori richiami, valutare di ricondurre le vaccinazioni in strutture del servizio sanitario nazionale. Coinvolgere medici, farmacisti e altri operatori del Ssn per un sistema sostenibile e stabile nel tempo. Raggiunte oggi 30 milioni di dosi somministrate

Il generale Francesco Figliuolo (Ansa)

Il generale Francesco Figliuolo (Ansa)

Roma, 22 maggio 2021 - Vaccini anti-Covid, ecco le linee guida del commissario Figliuolo sulla prosecuzione della campagna di somministrazioni in Italia: in vista di eventuali ulteriori richiami, valutare di ricondurre le vaccinazioni in strutture del servizio sanitario nazionale. Inoltre coinvolgere medici, farmacisti e altri operatori del Ssn per un sistema sostenibile e stabile nel tempo, senza dover ricorrere a misure d'emergenza. Inoltre invito alle Regioni ad aumentare il contributo di medici, farmacisti e operatori. In campo scendono pure gli infermieri che potranno vaccinare anche a domicilio.

Nello specifico si chiede alle Regioni di "aumentare in maniera graduale" il contributo assicurato da medici di Medicina generale, pediatri di libera scelta, farmacisti ed altri operatori del Servizio sanitario nazionale alle "vaccinazioni giornaliere, mantenendo, in una fase intermedia e di transizione dello sviluppo del piano, completamente operativi gli hub vaccinali". 

Bollettino Coronavirus del 23 maggio

Si tratta di una fase intermedia del piano messo in campo, che guarda in particolare alle fasce più fragili della popolazione maggiormente a rischio ma che spesso hanno difficoltà nel raggiungere i luoghi in cui si fanno i vaccini, con l'obiettivo quindi di "delocalizzare" gradualmente le vaccinazioni e arrivare ad avere un sistema più capillare e prossimo ai cittadini. Questo consentirà, secondo Figliuolo, di completare l'immunizzazione di over 80 e cittadini fragili o con ridotta mobilità non ancora intercettati, che potranno anche essere raggiunti a domicilio o in luoghi vicini.

Approfondisci:

Vaccinati Covid in Italia oggi: la dashboard in tempo reale

Vaccinati Covid in Italia oggi: la dashboard in tempo reale

I medici di famiglia

D'accordo con l'impostazione di Figliuolo i medici di famiglia, che però chiedono alcune garanzie, come "una percentuale definita di dosi destinate obbligatoriamente ai medici di famiglia". Insomma, ci deve essere "un 'patto' tra il commissario e le Regioni. Perché, fino ad oggi, a parole siamo stati coinvolti ma poi nei nostri ambulatori non arrivavano i vaccini", chiarisce Silvestro Scotti, segretario nazionale Fimmg.   "Per noi è importante - dice Scotti - che sia sancito che la qualità nella vaccinazione è garantita dalla medicina generale. Noi conosciamo i nostri pazienti, possiamo individuare le priorità all'interno di una stessa classe di vaccinati, intercettare chi non si è vaccinato, informare e chiarire i dubbi degli esistanti. Tutti elementi che non possono esserci negli hub o in altre strutture".  

Centri estivi 2021: le regole. Dalle mascherine ai registri alle posate monouso

Più di 30 milioni di dosi

Intanto giusto oggi in Italia sono state somministrate oltre 30 milioni di dosi di vaccini anti-Covid, secondo l'ultimo aggiornamento del Commissariato per l'emergenza sul sito del Governo. La soglia è stata superata e dopo le ore 17 il numero esatto di inoculazioni registrate era di 30.158.028 (qui

Approfondisci:

Vaccini Italia: il report settimanale in Pdf. Dati regione per regione

Vaccini Italia: il report settimanale in Pdf. Dati regione per regione
). In particolare si tratta del 91,5% del totale delle dosi consegnate, che sono finora 32.975.467. Nel dettaglio sono state consegnate 22.141.080 Pfizer/BioNTech, 3.025.157 Moderna, 7.085.480 Vaxzevria (AstraZeneca) e 723.750 Janssen (J&J). Le persone che hanno completato il ciclo vaccinale sono 9.856.159 (il 16,63% della popolazione).

I numeri certificano che finora la campagna vaccinale ha raggiunto oltre 20,7 milioni di persone in Italia, oltre un terzo della popolazione, quasi la metà completamente immunizzate anche con il richiamo (o in minima parte con il monodose Johnson&Johnson).

Fedriga: ampliare i target

Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga torna sul rimbrotto di Figliuolo alle Regioni ("La priorità resta vaccinare i soggetti fragili") e spiega: "Se in alcune Regioni c'è il rischio che l'agenda vaccinale non si riempia io vedo positivamente la possibilità di ampliare i target perché non possiamo permetterci di avere i posti, i vaccini e non avere le persone a cui farli", ha detto  a 'Stasera Italia Weekend' su Retequattro.  "Abbiamo fatto un lavoro importante con le Regioni - ha aggiunto - Quello che vediamo è dovuto all'organizzazione delle regioni, in raccordo quotidiano con Figliuolo e siamo in ottimi rapporti".

image
image