Giovedì 25 Aprile 2024

Le vacanze? Ormai si prenotano sul web. Ecco come difendersi dalle truffe

Oltre il 40% degli italiani teme per la sicurezza dei dati quando acquista le vacanze online. Occhio alle chat e ai social

Turisti a Firenze (immagine di repertorio)

Turisti a Firenze (immagine di repertorio)

Tutti pronti per l’estate 2022. E sempre più spesso, per scegliere la vacanza al mare, ai monti o all’estero, si opta per la prenotazione online. Ma come sempre dietro alla grande rete si nasconde anche un rischio: quello di truffe e inganni che corrono proprio sul web. Tanto che secondo il primo Rapporto Censis-DeepCyber, al 65% circa degli italiani è capitato di essere bersaglio di email ingannevoli nel tentativo di convincere le potenziali vittime a condividere dati sensibili. Inoltre, le prenotazioni di viaggi e alloggi figurano fra le cinque attività digitali che gli italiani ritengono a più alto rischio per la sicurezza dei propri dati personali.

«Con l’avvicinarsi del periodo estivo il numero delle persone che prenotano e acquistano in rete viaggi e vacanze è in costante aumento complice anche la ricerca di offerte a bassissimo costo – spiega Ivano Gabrielli, direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni –. Purtroppo non sempre queste attività risultano immuni da rischi, così come rilevato dalle segnalazioni di truffa pervenute al portale della Polizia Postale www.commissariatodips.it ". Talvolta, prosegue Gabrielli, "si può cadere nella trappola di siti “civetta“ artatamente contraffatti o di singoli individui senza scrupoli, che pubblicizzano pacchetti vacanze a prezzi scontatissimi nascondendo vere e proprie truffe".

Ma quali sono le truffe, in particolare nella prenotazione di affitti brevi, che avvengono online? In primis la trattativa internazionale. Ovvero un proprietario fittizio appena trasferitosi all’estero non può accogliervi di persona. La trattativa a distanza è il preludio di una richiesta di bonifico internazionale. Inizierà così a chiedere documenti, condividere non meno di 2-3 bozze di contratto in un crescendo di zelo che culminerà nella necessità di concludere l’affare entro 24 ore. Il tutto seguito da una finta pagina di prenotazione, una finta fattura e una vera scomparsa dopo aver ricevuto una caparra importante.

Un altro inganno è quello del "rimpiattino". Il proprietario ha creato un annuncio su un sito di seconda mano, o immobiliare, ma non appena chiederete informazioni vi dirà di continuare la conversazione per posta elettronica o messaggistica. Dopo alcune richieste di dettagli sul vostro arrivo, vi manderà un’altra email informandovi che per un problema con l’aggiornamento del calendario l’annuncio non è al momento visibile nella ricerca sul portale e vi fornisce per comodità il link di un sito clone.

Ma c’è anche la truffa della cosiddetta "proposta indecente". In questo caso chi affitta ha creato da poco tempo un annuncio, sprovvisto di recensioni, ma accattivante. Il truffatore è amichevole, gentilissimo e lieto che abbiate scelto la sua casa e vi proporrà anche un bello sconto. Dunque suggerisce di trattare privatamente, così da risparmiare a entrambi la commissione del portale. Una volta incassato il bonifico, sparirà.

Proprio per non incappare in queste trappole, che rischiano di rovinare vacanza e portafogli, Polizia Postale e Airbnb hanno promosso anche quest’anno una guida anti truffe online. Tra i consigli utili c’è quello di diffidare da chi vi propone affitti sui social, su siti di annunci di seconda mano o portali immobiliari per poi portarvi su un altro portale con il rischio che sia fasullo. Occhio anche ai siti clone che imitano quelli ufficiali delle piattaforme più conosciute e sicure. Un’altra attenzione riguarda il fatto di non comunicare via email o attraverso WhatsApp e di diffidare da chi vi propone di lasciare i portali conosciuti per accordarvi privatamente con la promessa di uno sconto: è il preludio a una richiesta di bonifico.

Infine leggete sempre gli annunci con attenzione. Un annuncio ben curato è di solito indice di una casa altrettanto in ordine mentre un prezzo troppo stracciato, soprattutto per la settimana di Ferragosto, e descrizioni particolarmente vaghe devono destare sospetto. E per questo conviene stare alla larga.