"Va processato". Perizia sulla salute del Cav

Il procuratore aggiunto e il caso Ruby ter: "Berlusconi è vecchio e stanco? Sì, ma quest’estate ha continuato a fare politica"

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di Anna Giorgi

Le condizioni di salute fisica e mentale di Silvio Berlusconi decideranno le sorti del processo Ruby ter: potrà andare avanti il dibattimento per tutti e 29 gli imputati o bisognerà stralciare la posizione dell’ex premier con uno stop del procedimento solo per lui? Di fronte all’ennesima richiesta di legittimo impedimento, ieri il collegio della settima sezione penale di Milano, presieduto da Marco Tremolada, ha disposto una perizia medico-legale sulle condizioni di salute del leader di Forza Italia.

Sarà il professor Riccardo Zoia, del dipartimento di Scienze biomediche per la salute della Statale di Milano e direttore della Sezione di medicina legale, il medico alla guida del pool, composto anche da un cardiologo e da uno psichiatra, incaricato dai giudici di effettuare una perizia sulle reali condizioni di salute di Berlusconi. Solo la perizia consentirà di "poter prendere una decisione motivata e ragionata", scelta questa, che il legale di Berlusconi, Federico Cecconi, ha definito "equilibrata".

Il processo si è quindi riaggiornato al 15 settembre per il conferimento dell’incarico al pool di medici. Per il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, che sostiene l’accusa insieme al pm Luca Gaglio, il processo si deve fare in ogni caso, perché le condizioni di salute del leader non sono così gravi: "Quello di Berlusconi è un quadro di malattia di vecchiaia, costellato da patologie compatibili con la vecchiaia, se non fosse supportato da una serie di medici infinita e di avvocati sarebbe qui a farsi il processo". Per Siciliano, anche sulla base delle relazioni mediche presentate dalla difesa, il quadro complessivo non è tale nemmeno da costringere a rinviare il processo. "Nel corso dell’estate le condizioni di Berlusconi apparivano migliorate – ha detto ancora l’aggiunto in aula – lo abbiamo visto scorrazzare in kart nella sua Sardegna, parlare con i leader politici, decidere del nostro futuro e di quello dei nostri figli. A fronte di questo è arrivata la nuova richiesta di legittimo impedimento e nuovi certificati". Insomma, la Procura si è fidata delle precedenti relazioni mediche che davano pure conto di una "patologia depressiva".

L’istanza del leader di FI, dunque, per l’aggiunto e per il pm Luca Gaglio, doveva essere "respinta", senza alcuna perizia ulteriore. Per il legale Cecconi: "C’è stato sicuramente un moderato miglioramento di Berlusconi nel periodo estivo, che però negli ultimi tempi è stato al tempo stesso condizionato da diversi e importanti episodi di fibrillazione atriale, che sono quelli che maggiormente preoccupano i medici, uno durato anche più di 9 ore". Da qui la necessità di "riposo assoluto per rischi di cronicizzazione su un paziente long Covid".

Ieri avrebbe dovuto essere ascoltato Giuseppe Spinelli, ragioniere di fiducia dell’ex presidente del Consiglio e ritenuto "l’ufficiale pagatore" delle olgettine stipendiate per negare il "bunga-bunga" di villa San Martino. Intanto, per Berlusconi si avvicina la prima sentenza sul Ruby ter, quella del filone in corso a Siena, già slittata tante volte e in calendario per il 21 ottobre, salvo altri rinvii.