Maltempo Sicilia, l'uragano in tempo reale. Dove si trova il medicane

Le piogge torrenziali e i venti fortissimi del ciclone Apollo si abbattono su Sicilia e Calabria. Aeronautica, previsto miglioramento dalla tarda mattinata di domani

Traiettoria maltempo ciclone Apollo in Sicilia, satellite di Windy.com

Traiettoria maltempo ciclone Apollo in Sicilia, satellite di Windy.com

Siracusa, 29 ottobre 2021 - Attivata l'allerta rossa per maltempo in Sicilia e Calabria dove incombe l'uragano mediterraneo (sotto è possibile seguirne il movimento in diretta). Piogge torrenziali e venti forti hanno già colpito le province di Siracusa e Ragusa che hanno chiuso i collegamenti con Catania, e stanno iniziando a interessare altre zone del Sud Italia. La fortissima perturbazione - di una potenza molto vicina a quella di un Medicane, mediterranean hurricane - ha preso il nome di Apollo. Il Servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare italiana ha proposto di nominare il simil-uragano sulla scia dell'iniziativa 'Storm naming' lanciata da Eumetnet, gruppo di servizi meteorologici europei. L'obiettivo è l'attribuzione di una denominazione coordinata dei cicloni più rilevanti che interessano tutta l'Europa, così da iniziare un processo di uniformazione dell'informazione meteorologica internazionale.

Sotto è possibile seguire in diretta lo spostamento e la traiettoria di Apollo attraverso immagini satellitari elaborate dal sito Windy. Le aree colorate sono quelle interessate dalle piogge: a seconda dell'intensità crescente, il colore passa dal blu al viola scuro. Il colonnello Franco Colombo, dell'Aeronautica Militare, è intervenuto nel primo pomeriggio per gli sviluppi del maltempo. "La situazione attuale continuerà ancora per l'intera giornata di oggi e le prime ore di domani - ha affermato -. Un graduale miglioramento è atteso dalla tarda mattinata di domani, e in maniera più marcata per domenica".

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Perchè la temperatura del mare è un problema

Greenpeace, l'ong ambientalista, ha reso noti i primi dati di 'Mare caldo', l'azione di monitoraggio delle acque marine attraverso una rete di termometri subacquei. Proprio l'eccessivo riscaldamento di mari e oceani è un fattore determinante per lo sviluppo di eventi meteorologici estremi e per questo è stata iniziata una campagna di sensibilizzazione sul tema. La stazione di misurazione posizionata sulla costa nord-occidentale dell'Isola d'Elba ha registrato tra luglio e agosto, a 20-40 metri di profondità, crica 1,5 gradi in più del 2020: la temperatura media è arrivata a quasi 18 gradi nei mesi estivi, a una profondità di 40 metri. È il segno che anche le profondità marine sono interessate dalla minaccia del cambiamento climatico, e questo significa pericolo per la biodiversità. Monica Montefalcone, ricercatrice dell'Università di Genova e responsabile di 'Mare caldo', ha lanciato l'allarme. "La temperatura superficiale del mar Mediterraneo - ha detto Montefalcone - si è alzata di oltre 1,5 gradi negli ultimi 40 anni e ora si scopre che lo stesso è avvenuto in profondità, dove l'ambiente è solitamente più stabile e anche le minime variazioni possono causare conseguenze drammatiche sugli organismi che vi abitano". "Sono ormai evidenti - ha aggiunto la studiosa - cambiamenti significativi nella struttura e nella composizione degli ambienti marini sommersi, con gravi conseguenze anche per le economie che da questi dipendono".

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Occhi sul G20

"A giugno, luglio e agosto - ha detto Endro Martini, geologo e presidente di Italy Water Forum -  invocavamo l'acqua. Ora invece abbiamo una quantità di pioggia tale che oramai i nostri sistemi di gestione non riescono più a governare. Questi fenomeni avranno intensità e frequenza sempre maggiori, con altezze d'acqua che potranno fare paura nel tempo". L'appello del geologo è per i grandi del G20 riuniti a Roma. "Il confronto - ha detto Martini - è un'opportunità storica, tra le ultime che l'Umanità avrà, a conferma della capacità dell'Italia di creare aggregazione su temi delicati: queste stesse ore ci dicono che il Mediterraneo è protagonista dei cambiamenti climatici".