Martedì 23 Aprile 2024

Unesco, il volontariato come bene immateriale dell'umanità

Presentata la candidatura transnazionale. Ogni Paese lavorerà a un proprio dossier che confluirà nel documento complessivo che sarà consegnato all’Unesco.

Senato, presentazione candidatura volontariato all'Unesco

Senato, presentazione candidatura volontariato all'Unesco

ROMA - È stata presentata oggi presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica la candidatura transnazionale del Volontariato a bene immateriale dell’Umanità UNESCO. Il volontariato è un’energia irrinunciabile della società, come ha ricordato pubblicamente il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e senza di esso non si sarebbe potuto far fronte alle emergenze generate dalla pandemia. Sono infatti 6,3 milioni i volontari attivi in Italia di cui 4,14 operativi in organizzazioni strutturati, una forza incredibile e motore autentico della nostra società. Una rete sociale animata da un volontariato esteso indispensabile per costruire quel cambiamento nelle priorità del nostro vivere civile per non farci trovare impreparati di fronte alle nuove domande sociali e per garantirela qualità della nostra democrazia sempre più bisognosa di un’educazione al bene comune.

La candidatura è sostenuta da un comitato promotore che include diverse personalità del mondo del Terzo Settore, del giornalismo e del volontariato, nonché il Vicepresidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato.

“Ringrazio sentitamente il Senato e in particolare il Questore Senatore De Poli per la sensibilità dimostrata in questa particolare occasione. Questa candidatura che parte dal nostro Paese vuole essere innanzitutto l’occasione per avviare una grande campagna di promozione del volontariato in tutta Italia. In questo doloroso periodo di pandemia abbiamo capito ancora una volta l’importanza del volontariato. Proprio per questo riteniamo importante promuovere ancora di più i valori e la pratica del volontariato gratuito e disinteressato. La candidatura sarà transazionale e da subito continueremo ad avviare collaborazioni con le grandi reti europee di volontariato al fine di avviare congiuntamente la candidatura all’Unesco. Sarà compito di ogni Paese lavorare su un dossier che risponda al formulario previsto per le candidature immateriali all’Unesco. Il materiale predisposto da ogni Paese diverrà un unico documento che sarà consegnato all’Unesco a sostegno di questa simbolica, ma quanto mai attuale candidatura. Un lavoro che avrà bisogno di almeno 12 mesi di iniziative e di impegno per il Comitato Promotore e per quanti vorranno aiutarci in questa avventura” – spiega Emanuele Alecci, Presidente di Padova Capitale Europea del Volontariato. Come ricorda il Vicepresidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato in occasione della sua adesione al Comitato: “Con la presente intendo aderire al Comitato per il riconoscimento del volontariato come patrimonio immateriale dell'Unesco.  Le persone che lo incarnano e le attività che esse svolgono portano in sè e fanno vivere principi fra i più essenziali per la convivenza e la collaborazione delle tante diversità che dovranno vivere insieme nel mondo che ci aspetta: il principio di solidarietà, nutrito dalla forte sensibilità per l'interesse altrui e la ricerca, su questa base, del bene comune. Ne abbiamo tutti bisogno”. Fabrizio Pregliasco, Presidente Anpas e membro del Comitato Promotore sottolinea: "Sosterremo l'iniziativa perché il volontariato, caratteristica peculiare della nostra storia, ottenga il riconoscimento Unesco quale bene immateriale”. “Chiedere il riconoscimento del Volontariato come bene immateriale dell’Umanità è un’idea fantastica, giusta. Ricordiamoci che i volontari sono sempre espressione di una comunità locale ed è importante riconoscere che solo che l’energia gratuita del volontariato è capace di tessere i fili di una comunità. Per questo anche parlando a nome di 192 associazioni internazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa sosterremo con forza la campagna” – precisa Francesco Rocca, Presidente di Croce Rossa Italiana e membro del Comitato Promotore. La candidatura del volontariato quale bene immateriale UNESCO rappresenta l’atto conclusivo del percorso che ha visto Padova ricoprire il ruolo di Capitale Europea del Volontariato. I membri del comitato promotore: Giuliano Amato – Vicepresidente Corte Costituzionale, Emanuele Alecci – Presidente Padova capitale europea del volontariato, Riccardo Bonacina – Fondatore rivista Vita,  Gherardo Colombo – Presidente Garzanti Libri, Marco Tarquinio – Direttore Avvenire, Luciano Fontana – Direttore Corriere della Sera, Andrea Carandini – Presidente FAI, Salvatore Veca – Comitato Garanti del FAI, Paolo Iabichino – Fondatore Osservatorio Civic Brands, Ipsos Italia, Ferruccio De Bortoli – Giornalista, Presidente VIDAS, Massimo Cacciari – Filosofo, editorialista, Fabrizio Pregliasco – Presidente ANPAS, Cristina De Luca – Vice Presidente Fondazione Italia Sociale, Antonino La Spina – Presidente nazionale UNPLI, Paola Capoleva – Presidente CSV Lazio, Francesco Rocca – Presidente Croce Rossa Italiana, Giuseppe Lumia – Associazione Luciano Tavazza, Carmelo Lo Bello – Associazione Medici in Strada, Patrizia Zantedeschi – Centro Veneto Progetti Donna, Edoardo Caprino – Giornalista, Stefano Arduini – Direttore rivista Vita, Niccolò Gennaro – Direttore CSV Padova e Rovigo. Hanno inoltre manifestato sostegno alla promozione della candidatura: Andrea Orlando, Attilio Fontana, Maurizio Lupi, Matteo Salvini, Enrico Letta, Matteo Renzi, Antonio De Poli.