Un maxi casco giallo e blu per omaggiare Valentino E lui: "Idea bellissima"

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Arriva quasi puntuale, alle 18.40, in maglietta bianca con accanto Francesca Sofia Novello, accolto dal sindaco Matteo Ricci, da tutto lo staff dell’organizzazione e da centinaia di persone attorno alla staccionata. Re Valentino: la sua Pesaro (anche se lui è di Tavullia, in provincia) gli ha dedicato una sorta di monumento, un casco gigante col numero 46. Il suo numero. Rossi, da queste parti ma un po’ in tutto il mondo, è un idolo: e allora avanti con la cronaca di una giornata di sana idolatria.

Il ’cascone’ – 400 chili di tecnologia, 6 metri per quattro – è sotto un telo: uno schermo racconta la storia di Vale. Il sindaco parla di "omaggio della città a uno dei più grandi campioni sportivi di tutti i tempi", Valentino dice che "l’idea del casco mi è piaciuta fin da subito", che lui è stato appassionato "di caschi fin da piccolo".

Alle 19 il sindaco e Vale fanno scivolare via il telo, aiutati dagli "ooh" del pubblico ed ecco che il ’cascone’ esce in tutta la sua grandiosità fra una pioggia di coriandoli d’oro e la musica che esplode. Naturalmente i colori sono il giallo e blu, Valentino, preciso come sempre, tira via con un dito un pezzetto di qualcosa attaccato alla visiera, poi conferma che "è bello, anzi bellissimo" per la gioia di tutti, soprattutto di Riccardo Sivelli, il realizzatore, e di Massimiliano Santini, l’ideatore. Non c’è il padre Graziano e manco la mamma Stefania alla quale "quel casco fa tornare in mente quando bambina, a Urbino, andava a vedere la statua di Raffaello".

Il sindaco comunica che la collocazione del casco è temporanea perché nei progetti dell’amministrazione tutta quella piazza, col nome di D’Annunzio, dovrà essere ristrutturata, partendo proprio dal casco il quale "diventerà il soggetto più fotografato della città". Poi Valentino va verso le transenne, a farsi ’toccare’ dal pubblico e a concedersi selfie e qualche autografo.

Franco Bertini