Giovedì 18 Aprile 2024

Un cantiere minaccia quelle Cime tempestose

Il Comune di Bradford, nello Yorkshire, vuole costruire 150 appartamenti nella brughiera dove è ambientato il capolavoro di Emily Brontë

di Rita Bartolomei

Vogliono mettere le mani sulla brughiera delle sorelle Brontë, le scrittrici vittoriane. Il Comune di Bradford, nello Yorkshire, Inghilterra del nord, ha in mente di costruire 150 appartamenti su una delle passeggiate letterarie più famose del mondo. Un po’ come se, a Recanati, qualcuno volesse alzare un muro chiudendo la vista dal colle dell’Infinito di Leopardi.

La società letteraria inglese è in subbuglio. Intellettuali e scrittori si sono mobilitati contro il local plan che ha raccolto molte contestazioni anche online. Un dispetto all’arte e alla gloria artistica di una famiglia che ogni anno richiama migliaia di turisti in cerca d’ispirazione tra le distese di erica e il silenzio di un paesaggio unico.

Incuranti dei fantasmi di Cathy e Heathcliff, i protagonisti di Cime tempestose di Emily Brontë – amanti immortali che di sicuro non l’avranno presa bene –, in Comune per ora tirano dritto. Cercando al massimo di indorare la pillola, "sarà un intervento rispettoso e sensibile", è stata la promessa.

Un bel contrappasso, piazzare sulla passeggiata delle sorelle Brontë un insediamento grande come un villaggio. Proprio in quella natura selvaggia e desolata, dolci colline rimaste immutate per secoli, terra spirituale e mistica che ha ispirato i capolavori di famiglia e riflette lo sguardo irrequieto delle scrittrici.

"Credo che in tutta l’Inghilterra non avrei mai potuto trovare un luogo così lontano da ogni rumore mondano. Un vero paradiso del perfetto misantropo: e il signor Heathcliff ed io siamo fatti apposta per dividerci tanta solitudine", è non a caso l’incipit di Wuthering Heights, romanzo amatissimo da lettori e registi, il primo film fu diretto da William Wyler, c’era Laurence Olivier nei panni del tormentato Heathcliff, era il 1939.

Ma c’è chi non si dà per vinto. Come lo scrittore Michael Stewart, 50 anni, che insegna all’università di Huddersfield, vive nella brughiera e con il ’Bradford Literature Festival’ ha ideato il cammino della memoria, si chiama Brontë stones walk perché è costellato di grandi pietre, versi scolpiti a mano per ricordare gli anniversari e celebrare le più famose sorelle d’Inghilterra, "sono la nostra gloria letteraria da esportazione più grande dopo Shakespeare e Dickens, amate in tutto il mondo", è l’omaggio del professore. Ripensa ai "diecimila turisti" che ha accompagnato "negli ultimi tre anni" su quelle passeggiate da Thornton a Haworth, il mondo dei Brontë.

Stewart è deciso: "Voglio persuadere il Comune a trovare un sito alternativo per le 150 case. A breve avrò un incontro con il responsabile della pianificazione, incrociamo le dita". In gioco c’è l’arte, perché se il progetto va avanti "quella vista unica sarà distrutta per sempre".

Veramente ci provano da anni a ’valorizzare’ la brughiera. Nel 2012, spuntò il progetto di un impianto eolico da 14 milioni, quattro turbine alte cento metri, la gente andò su tutte le furie. Fino a quel momento il vento che forgia il paesaggio era solo un elemento romantico – qualche volta magari irritante –, perfetto comunque negli adattamenti cinematografici. Chi dimentica le lunghe chiome di Ralph Fiennes e Juliette Binoche, il film è del ’92, forse il più aderente alla trama di Emily che si firmava al maschile, come le sorelle, troppi pregiudizi all’epoca per le scrittrici. E ancora torniamo nelle pagine dei libri: "Impossibile uscire a passeggio quel giorno – scriveva Charlotte nell’incipit di Jane Eyre –. Il vento freddo aveva ammassato una nuvolaglia così fosca, seguita da una pioggia tanto penetrante, che non era più il caso di pensare a un po’ di esercizio all’aperto, quel pomeriggio".

Però "il parco eolico è andato avanti, anche se non proprio come previsto", si consola Stewart, guardiano della brughiera che non si distrae mai. Due anni fa altri custodi della memoria lanciarono una petizione per salvare la Casa Rossa nel villaggio di Gomersal, museo poi chiuso per i tagli nei finanziamenti, ispiro’ Charlotte nel romanzo Shirley. Salviamola dalla rovina, era stato l’appello. Ora la notizia: lo storico edificio diventerà una casa di vacanze a cinque stelle. Con la promessa di mantenere viva la memoria. La suggestione delle sorelle Brontë è compresa nel prezzo.