Mercoledì 24 Aprile 2024

"Un assegno al ceto medio" Letta cavalca le bollette

Il leader del Pd risponde al centrodestra: la vera emergenza è l’energia "Aumenti delle tasse? Inesistenti, solo una montatura propagandistica"

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di Ettore Maria Colombo

Un "assegno energia", in particolare sul fronte dell’abbattimento dei costi dei trasporti, per aiutare il ceto medio è la nuova proposta del segretario del Pd, Enrico Letta. Non è una proposta estemporanea, ma meditata. E il suo obiettivo non è solo di rintuzzare, politicamente, l’offensiva di Lega e FI contro la riforma del catasto che il governo sta cercando di portare avanti, pur se tra mille difficoltà, mettendo l’accento non sui padroni di casa e le case di proprietà (tipico tema caro alla destra), ma sull’impatto del caro energia sui ceti più deboli. Un fronte, in ogni caso, quello della casa e del catasto, sul quale il Pd si schiera con decisione dalla parte del premier, bollando quella del centrodestra di governo come "una montatura propagandistica su inesistenti aumenti delle tasse" anche perché – ecco l’altolà – "gli unici aumenti che subiamo e rischiamo di subire hanno un solo responsabile, Putin e la sua guerra. Non si provi a rivoltare la frittata".

Ma la proposta del Pd sta anche dentro quella che i dem definiscono "una cura anticrisi" per evitare "la terza recessione in dieci anni" a causa della guerra. Un pacchetto di misure a sostegno di famiglie e imprese che il Pd ha messo a punto nella sua segreteria di lunedì scorso, sotto la supervisione del responsabile economico, Antonio Misiani: consistono in una vera e propria manovra di bilancio infra-annuale, a partire dai numeri del Def, mettendo in campo le risorse necessarie, per prorogare le misure decise in questi mesi, ma che finiscono quasi tutte a giugno e per metterne in campo di nuove. Il tutto, però, ricorrendo a un nuovo scostamento di bilancio, orecchio da cui Draghi ci sente poco. Nell’ambito di quella che il segretario dem definisce, appunto, "una cura choc per evitare una terza recessione", ecco spuntare l’idea dell’assegno energia a favore del ceto medio. La premessa, per il segretario dem, è la necessità di "approntare rapidamente un piano di risparmio energetico".

La proposta è un “assegno energia“ che va messo a punto perché, come stanno facendo Germania e Spagna, i danni sono pesanti e colpiranno soprattutto i cittadini e le famiglie con redditi più bassi. Il problema è che, appunto, gli interventi per calmierare il costo dell’energia per imprese e famiglie a reddito basso terminano a fine aprile o fine giugno. Il Pd chiede al governo di intervenire per dare certezze che gli interventi calmieratori durino invece tutto l’anno.

Alessandro Cattaneo (liberal azzurro) si limita a bollare la proposta come "una legge mancia, nulla di più di una partita di giro" mentre Giuseppe Conte preferisce attaccare il governo, dicendo che "i 5 miliardi stanziati dal Def sono troppo pochi" e che "bisogna fare di più per sostenere famiglie e imprese", rilanciando il super-bonus energia che però è per le imprese. Letta, stavolta, ha pensato a famiglie e ceti medi.