Un antivirale al posto del vaccino L’ultima follia delle cure fai da te

Crescono le importazioni, allarme dell’Aifa: "Parluvan è illegale in Italia". Dall’Ivermectina alla Idrossiclorochina

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Molti italiani spaesati e preoccupati si affidano al web per trovare le terapie domiciliari anti Covid. Così cresce l’uso di medicinali sbagliati e dannosi per la salute. E ora – addirittura – si assumono farmaci al posto dei vaccini, anche per colpa della propaganda no vax che imperversa. L’ultimo intercettato dalle autorità si chiama Parvulan ed è un farmaco indicato per il trattamento dell’Herpes Zoster, illegale in Italia, ma viene utilizzato in sostituzione del siero. Lo segnala l’Aifa in un parere della Commissione tecnico scientifica. Il farmaco, usato per il fuoco di Sant’Antonio, non è autorizzato.

L’allerta è scattato in seguito all’aumento di richieste sospette di importazione. "L’utilizzo del medicinale nella profilassi del Sars-CoV-2, si spiega nel parere" non è sostenuto dalle benché minime evidenze di efficacia e sicurezza" ed è "un potenziale pericolo per la salute delle persone". L’Aifa ricorda che l’attuale campagna vaccinale nazionale prevede un controllo rafforzato sull’intera filiera, a tutela dei pazienti: "La somministrazione dei vaccini, limitatamente a quelli autorizzati in Italia, avviene esclusivamente presso i punti vaccinali ufficiali, individuati da ciascuna Regione". L’Agenzia ritiene "doveroso invitare i cittadini tutti a diffidare di ogni soluzione alternativa ai vaccini ufficiali, ovvero di ogni vaccino o medicinale che non sia stato sottoposto alle necessarie verifiche da parte delle autorità". "È preoccupante che possa girare un farmaco del genere che non è legale in Italia, perché non autorizzato, e che, da quanto si legge nelle tante indicazioni con cui è commercializzato in Brasile, sembra un prodotto da banco, indicato per molto, ma inutile per tutto. Per carità, che non venga preso come sostituto del vaccino perché non ha niente a che fare con Covid-19"., così il farmacologo Silvio Garattini, fondatore e presidente dell’Istituto Mario negri Irccs. "Al momento non esiste nessun farmaco che sostituisce il vaccino – ammonisce Garattini –, salvo gli anticorpi monoclonali che però hanno un’azione limitata nel tempo, a differenza della vaccinazione che dà una copertura a lungo termine".

Pochi giorni fa era rimbalzato dall’America l’allarme per il boom di somministrazioni di Ivermectina, un antiparassitario per animali pubblicizzato da molti sui siti web tendenzialmente negazionisti come terapia anti Covid. "Non siete cavalli. Non siete mucche. Seriamente, a tutti. Smettetela", la Fda (Food and Drug Administration), l’ente governativo Usa, si è trovato costretto a un appello su twitter dopo la crescita esponenziale di intossicazioni e avvelenamenti. Circolano da tempo sul web schemi terapeutici contro l’infezione dalla provenienza dubbia, che coinvolgono vari farmaci. E nessuno con efficacia provata contro il nuovo Coronavirus. Protocolli elaborati, indicati anche per le fasi precoci di malattia (con sintomi simil-influenzali come febbre, dolori muscolari e articolari), che prevedono antinfiammatori (tra cui l’idrossiclorochina tanto sponsorizzata dall’ex presidente Donald trump), ma anche antibiotici, anticoagulanti, antidiarroici.

"A oggi non c’è una cura attraverso un cocktail di farmaci, ma ci sono dei farmaci che possono aiutare nell’evitare complicanze e sono quelli citati dalle istituzioni sanitarie", come spiega il cacciatore di bufale sul web, David Puente. Cortisonici, ozonoterapia, adenosina: ecco alcuni esempi di farmaci o terapie proposti come cure domiciliari, ma assolutamente da evitare – secondo gli studi scientifici – per non rischiare conseguenze gravi. Vitamina C e D? Non curano dall’infezione.

red. int.