Un altro stagista morto Studente di 18 anni travolto in fabbrica da una lastra di ferro

Venezia, ieri la tragedia in un’azienda di Noventa di Piave. Giuliano De Seta è il terzo giovane a morire dall’inizio dell’anno. E i programmi di alternanza scuola-lavoro finiscono ancora nel mirino

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di Marco Principini

Un altro diciottenne, studente in stage lavorativo, si aggiunge alla terribile serie dei giovani morti quest’anno e negli anni precedenti durante i Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento). La tragedia ieri pomeriggio, all’interno della Bc Service, un’azienda specializzata nella piegatura dei metalli che opera a Noventa di Piave (Venezia). Pare che il ragazzo, Giuliano De Seta, si trovasse da solo nei pressi di un macchinario, quando una pesante lastra di ferro è scivolata da un cavalletto colpendolo in pieno agli arti inferiori. I colleghi dello stabilimento subito accorrono, capendo che l’infortunio è gravissimo. In pochi minuti arriva l’autoambulanza con i medici del Suem. Le fasi del soccorso sono frenetiche, ogni tentativo viene effettuato per stabilizzare il giovane e trasportarlo all’ospedale. Tutto inutile. Lo stagista spira poco dopo. Una scena straziante, già vista purtroppo con altri ragazzi (alcuni dei quali per fortuna solo feriti) anche in questo sciagurato 2022, dopo i numeri orribili degli anni precedenti.

Il 18enne, residente a Ceggia (Venezia) frequentava la quinta in un istituto tecnico di Portogruaro. Come per tanti suoi coetanei, l’ingresso in azienda con un progetto di alternanza scuola-lavoro era un passaggio chiave per fare esperienze e presentarsi già pronto ad una eventuale un’assunzione, una volta terminata la scuola. L’incidente cancella tutto. La tragedia avviene attorno alle 17: il ragazzo è alle prese con un macchinario, forse voleva controllarne gli ingranaggi, quando all’improvviso la barra di metallo cade dal cavalletto, straziando le gambe del tirocinante. I carabinieri e i tecnici dello Spisal dovranno ora ricercare le cause, e capire, tanto per cominciare, se il 18enne potesse trovarsi da solo vicino a quel macchinario.

Un fatto del tutto simile era costato la vita nel gennaio 2022 a Lorenzo Parelli, 18 anni, al suo ultimo giorno di stage nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro, alla Burimec, un’azienda meccanica di Lauzacco, in Friuli. Anche in quel caso, Lorenzo fu ucciso dal crollo di una putrella, che gli franò addosso. La morte dello stagista, la prima in ordine di tempo, lasciò sgomento il mondo politico e istituzionale italiano. Colpì, in particolare, la presa di posizione del presidente Sergio Mattarella, che inviò un messaggio di vicinanza alla famiglia, e nel corso di un discoro pubblico sottolineò che "non si possono pù piangere morti assurde sul lavoro". A febbraio 2002 nelle Marche, a Fermano, ci fu un altro incidente terribile. Qui morì il 16enne Giuseppe Lenoci. Il ragazzo era a bordo del furgone della ditta di termoidraulica in cui stava svolgendo lo stage. Doveva andare con un collega a sostituire una caldaia. Ma il furgone usci di strada e il giovane rimase ucciso all’istante. "Chiedevamo di abolire i Pcto e riformare il rapporto tra scuola e lavoro, costruendo tirocini in luoghi di lavoro sicuri. Nulla è stato fatto e oggi ci troviamo di nuovo di fronte ad un terribile incidente. Si deve agire subito, non è scuola un luogo che può far morire i nostri coetanei. Il ministero convochi d’urgenza un tavolo con i sindacati studenteschi", afferma la Rete degli Studenti Medi.