Era al suo ultimo pomeriggio di stage. Ancora poche ore da trascorrere in azienda: lunedì mattina sarebbe tornato in classe, a raccontare ai compagni l’esperienza in quella ditta di carpenteria metallica nella quale aveva svolto il proprio tirocinio in un progetto di alternanza Scuola-Lavoro. Invece Lorenzo Parelli, 18 anni compiuti a fine novembre, è morto schiacciato da una putrella di acciaio alla Burimec, che realizza bilance stradali e utilizza lo stabilimento di Lauzacco di Pavia di Udine, dove è avvenuta la tragedia, per lavori di laminazione. Lorenzo è stato ucciso a seguito di un impatto violentissimo che non gli ha lasciato scampo. Immediati sono stati i soccorsi da parte degli operai dell’azienda. In pochi minuti sono giunti alcuni equipaggi dei Vigili del fuoco di Udine, un’ambulanza e l’equipe medica dell’elicottero sanitario Fvg. Per lo studente non c’era più nulla da fare: è morto all’istante, sotto lo sguardo di chi, fino a pochi istanti prima, gli stava insegnando il mestiere. La zona della tragedia è stata immediatamente transennata per essere posta sotto sequestro dal sostituto procuratore di turno della Procura di Udine: le indagini sono state affidate ai Carabinieri di Palmanova e agli ispettori dell’Azienda sanitaria. Morto in alternanza scuola lavoro, ipotesi omicidio colposo a carico del datore Tra i primi ad accorrere i genitori del ragazzo che abitava a Castions di Strada, a un quarto d’ora di distanza dalla fabbrica. A loro si sono immediatamente stretti i titolari dell’azienda e i colleghi di lavoro: il clima all’esterno del capannone, dove la produzione è stata immediatamente fermata, era di disperazione e incredulità. Il 18enne frequentava il Centro di Formazione Professionale dell’Istituto superiore Bearzi di Udine, gestito dai salesiani. Il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, ha espresso il proprio cordoglio. "Ci stringiamo attorno ai genitori, ai parenti e agli amici del giovane ...
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