Venerdì 19 Aprile 2024

Napoli, il carabiniere indagato per omicidio volontario. "Russo aveva addosso altro Rolex"

Il padre della vittima: "Gli ha sparato alla nuca mentre scappava". Le parole del militare: "Dispiaciuto per il ragazzo". Il legale: "Si è comportato in maniera impeccabile"

Ugo Russo aveva 15 anni (Ansa)

Ugo Russo aveva 15 anni (Ansa)

Napoli, 2 marzo 2020 - E' indagato per omicidio volontario il carabiniere di 23 anni che ha sparato a Ugo Russo. Il ragazzo di 15 anni, morto nella notte tra sabato e domenica poco dopo il ferimento, aveva tentato di rapinarlo dell'orologio, un Rolex, affiancandolo in scooter mentre il militare era in auto, e puntandogli una pistola (risultata una replica di quelle vere priva del tappo rosso). Due i colpi partiti dall'arma del carabiniere che l'hanno raggiunto, non lasciandogli scampo. Sul suo corpo verrà eseguita l'autopsia. 

Intanto emerge che Russo, al momento della tentata rapina, aveva addosso un altro  Rolex  e una catenina. A trovarli, negli indumenti del ragazzo, sono stati i medici dell'ospedale Pellegrini dove il ragazzo, esanime, è stato portato dopo essere stato colpito. Fermato per tentata rapina il 17enne che era in scooter con la vittima, suo presunto complice. 

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Il padre di Ugo Russo: "E' stata un'esecuzione"

Oggi è tornato a parlare il padre del 15enne, che non ha dubbi sulla dinamica dei fatti, ancora al vaglio degli inquirenti. "Il carabiniere gli ha sparato una prima volta al corpo, facendogli fare un balzo di 3/4 metri - racconta Vincenzo Russo -. Una volta finito a terra si è rialzato per scappare, ma a quel punto il militare gli ha puntato la pistola contro sparando una seconda volta e colpendolo alla nuca mentre Ugo era di spalle. Poi ha inseguito l'altro ragazzo che era con mio figlio sparando ancora ma mancando l'obiettivo. E' stata un'esecuzione a tutti gli effetti e per questo deve essere condannato".

"Nessuno di noi dice che Ugo era un santo - continua l'uomo - ma non si può morire così. Se ha sbagliato andava punito, ma con l'arresto, non con la morte. E' una reazione del tutto sproporzionata". 

Il carabiniere: "Dispiaciuto per il ragazzo"

Il militare, un 23enne in servizio a Bologna, che quando è stato aggredito era con abiti civili (con lui c'era la fidanzata) parla attraverso l'avvocato, Enrico Capone. "Sono dispiaciuto per la morte del ragazzo ma sereno e fiducioso nella giustizia", ha fatto sapere il carabiniere. Il legale sottolinea che il suo assistito "si è comportato in maniera impeccabile dal punto di vista professionale. Attendiamo ora gli sviluppi".

Il 17enne: "Non ha detto di essere un carabiniere"

Questa la ricostruzione fatta ai carabinieri dal ragazzo di 17 anni fermato per tentata rapina, secondo quanto scrive l'agenzia Kronos.  "Guidavo il motorino, ma non è mio. Mi sono fermato a due, tre metri dalla macchina del ragazzo, Ugo è sceso, gli ha chiesto l'orologio, lui ha fatto il gesto, come per sfilarselo, e a quel punto ha sparato. Ma no, non ha detto di essere un carabiniere. Un primo colpo ha raggiunto Ugo al petto tanto da farlo sbalzare indietro. Si è girato per tornare verso di me. Il secondo proiettile, però, lo ha preso alla testa. Altri due colpi sono stati esplosi, credo verso di me e infatti sono scappato via. Sapevo che per Ugo non ci sarebbe stato nulla da fare, ho corso fino a casa di mia nonna. Lì i carabinieri mi hanno trovato dopo un paio d'ore". 

Le indagini 

Delle indagini si occupano due procure: quella dei Minorenni, coordinata dal procuratore Maria de Luzenberger con il pm Cerullo, che si sta concentrando sulla posizione del presunto complice 17enne della vittima e quella guidata dal procuratore Giovanni Melillo, con il pm Simone De Roxas e l'aggiunto Rosa Volpe, sulla morte del 15enne. Quest'ultimo pool di magistrati investiga anche sugli atti vandalici al pronto soccorso dell'Ospedale Vecchio Pellegrini, per cui si ipotizza il reato di devastazione, e sugli spari contro la caserma Pastrengo, sede del comando provinciale di Napoli, avvenuto alle 4 del mattino di domenica. In azione sarebbero entrati un paio di persone in sella a uno scooter che giunti davanti alla caserma, con il casco in testa, hanno sparato quattro volte contro l'edificio.