Lunedì 14 Luglio 2025
REDAZIONE CRONACA

Uffizi, la stretta sui selfie. Cade per fare una foto. E rovina quadro del ’700

Denunciato un turista, il direttore: "Ora basta, per fortuna i danni sono lievi". Si tratta del ritratto di Ferdinando de’ Medici. I restauratori già al lavoro.

‘Il Gran Principe Ferdinando de’ Medici’ di Anton Domenico Gabbiani e, qui sopra, il danno alla tela esposta ieri agli Uffizi

‘Il Gran Principe Ferdinando de’ Medici’ di Anton Domenico Gabbiani e, qui sopra, il danno alla tela esposta ieri agli Uffizi

Si è messo in posa davanti al ritratto del gran principe Ferdinando de’ Medici, quintogenito maschio di Cosimo I, duca di Firenze, opera di Anton Domenico Gabbiani. La fidanzata, telefono alla mano, voleva immortale il momento e creare un meme virale di dubbio gusto. Nulla di strano per Firenze, dove ogni scorcio diventa un contenuto social per le decine di migliaia di turisti in visita. Peccato che il ragazzo ha calcolato male le distanze, inciampando sui gradini distanziatori installati proprio per tenere il pubblico a debita distanza, e franando sul prezioso quadro. E quell’opera di Gabbiani, che ha attraversato illesa oltre 300 anni di storia, ha rischiato di essere danneggiata inesorabilmente.

L’incidente è avvenuto ieri mattina all’interno di una delle sale espositivi della Galleria degli Uffizi, uno dei musei più visitati al mondo. Il turista, secondo le prime ricostruzioni, ha perso l’equilibrio e cadendo ha danneggiato parzialmente la tela del dipinto. Nonostante lo squarcio, i danni, stando a quanto trapela dagli Uffizi, sarebbero contenuti: entro una settimana dovrebbe essere sistemato e tornare in esposizione. Adesso il quadro, subito rimosso, è passato in mano agli esperti d’arte per essere sistemato.

Il direttore degli Uffizi, Simone Verde, è intervenuto duramente: "Un turista volendo fare un meme davanti a un dipinto, indietreggiando in posa come il principe dei Medici ritratto ha urtato la superficie dell’opera – spiega –. Il problema di visitatori che vengono nei musei per fare meme o scattare selfie per i social è dilagante: porremo dei limiti molto precisi, impedendo i comportamenti non compatibili con il senso delle nostre istituzioni e del rispetto del patrimonio culturale". Il turista, 40enne italiano, è stato denunciato e il caso è stato preso in carico dal comando carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale.

L’accaduto, pur essendosi risolto senza danni gravi, solleva una questione sempre più attuale: quella del rapporto tra fruizione culturale e narcisismo digitale. I musei, luoghi di contemplazione e conoscenza, rischiano di essere ridotti a semplici scenografie per contenuti social, a scapito della sicurezza delle opere e del significato stesso della visita.

A Firenze non è il primo episodio del genere. A settembre del 2023, un turista tedesco di 22 anni salì sulla fontana del Nettuno, il Biancone, in piazza della Signoria, per fare un selfie, finendo per danneggiare il monumento.

Pochi mesi prima, invece, una scritta in vernice nera e a lettere cubitali comparve sulle colonne del Corridoio Vasariano. Artefici del vandalismo furono due turisti tedeschi, rintracciati poi in un appartamento del centro storico di Firenze.

Pietro Mecarozzi